Dal fuoco sacro al fuoco dello Spirito

fuoco

L’uomo sin dal suo stato primitivo di conoscenza, credeva che due forze governassero l’universo, quella benefica della luce,costituita nella sua essenza di fuoco puro e quella malefica delle tenebre portatrice di disordine e quindi del male. Due dovevano anche essere le origini di questi principi primi: le tenebre e gli déi malvagi ad esse collegate si originavano dalla notte e la luce e gli déi benefici derivavano invece dal fuoco sacro.

Nella religiosità popolare si ritrovano ancora oggi molti aspetti collegati al paganesimo e all’eterno dualismo tra tenebre e luce o tra acqua e fuoco o tra bene e male… Nei due solstizi ad esempio, quello invernale e quello estivo, vengono celebrate le nascite di Cristo (il Natale, 25 dicembre) e quella di Giovanni Battista (24 giugno) il quale nel Vangelo di Luca così affermava:

<< Io vi battezzo con acqua, ma viene uno che è più forte di me, al quale io non sono degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e Fuoco!>>

Ecco qui riproporsi l’apparente dualismo fra acqua e fuoco che viene però risolto in Gesù attraverso lo Spirito Santo che tutto purifica con il suo amore!

Ora nella notte di Halloween (composizione delle parole inglesi All Saints Day Even in italiano Ognissanti), si ripropone con forza il dualismo fra le forze del male e quelle del bene che è stato risolto nel cristianesimo. I druidi affermavano che nel periodo invernale dominasse il dio delle tenebre e per questo motivo passavano nelle case della gente chiedendo doni per placare gli spiriti maligni. Inoltre questa notte era quella del passaggio fra il “fuoco sacro”, l’unico che doveva bruciare in questa terribile notte nei villaggi dei celti e la riaccensione di un nuovo fuoco il mattino successivo. Fu forse San Patrizio a contrapporre per primo il fuoco dello Spirito e la luce del Cristo risorto a quello delle tenebre. Sappiamo che il suo messaggio evangelico fu assai efficace convertendo rapidamente gli irlandesi al nuovo culto. Ma di San Patrizio avevo parlato QUI!

Ritorniamo quindi allo Spirito e al luogo dove è presente! Il paradosso è che Egli è presente dove si verificano sintesi superiori, in cui ogni aspetto oltre che equilibrato è sostenuto dall’opposto; Egli è l’unità nella distinzione, la sua azione unifica e divide implicandosi una nell’altra; unisce senza fondere e/o confondere, distingue senza mai separare!!! Croce e gloria, morte e vita, una “debolezza onnipotente” che porta a perdersi per ritrovarsi davvero! In questa sintesi nella distinzione sta la vera novità del cristianesimo: superare il dualismo fra bene e male attraverso il dono dell’Amore che sana ogni mancanza. Vedere il male più come mancanza di bene che come entità contrapposta al bene. Per questo motivo lo Spirito soffia più forte che mai là dove si sperimenta il perdono nell’odio o dove si dà la vita per amore. Spirito, Amore, Libertà, Carità sinonimi specchio di una dimensione trascendente in cui tutti saremo l’uno nell’altro in una vita nuova, una vita vera, l’unica in grado di essere tale!

 

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

19 pensieri riguardo “Dal fuoco sacro al fuoco dello Spirito”

  1. Grazie a te Giorgiana. Ho letto il tuo articolo sul cuore di “carta”, che se viene spiegazzato non torna più come prima. Per fortuna vale anche il contrario: nei bambini ma anche negli adulti le parole d’amore o di semplice apprezzamento lo rendono più resistente e capace di dare. Per questo ti ringrazio per aver espresso il tuo pensiero sul mio articolo che ricambio qui con un apprezzamento altrettanto sincero. Ciao

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  2. Attenzione però a non confondere col concetto tutto cristiano di male gli antichi concetti di oscurità e tenebra: passaggi dentro se stessi necessari anche quando dolorosi, ma non “cattivi” in senso contemporaneo. Quella del bene e del male è una dualità infondo recentissima

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    1. Grazie per la precisazione, il discorso andrebbe sempre contestualizzato storicamente ma le mie non erano che riflessioni affrettate. Persino nella Bibbia ebraica è individuabile il passaggio graduale fra un enoteismo e il monoteismo, ma nonostante ciò parlare di dualismo è errato. Come è sbagliato contrapporre bene e male, cosa comunque lontana anche dalla cultura cristiana. La scelta della conoscenza implica l’oscurità e un allontanamento dalla luce. Ciao e grazie ancora per il commento

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  3. Ognuno di noi possiede livelli di Consapevolezza diversi…dati dall’esperienza di vita e dalla Conoscenza interiore…
    Bene e Male
    Luce e Buio
    Amore e Odio
    Noi siamo tutto e non siamo nulla…
    Grazie per far pensare e riflettere chi ti legge 💙

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