Liebster Award 2017 – Glorious Edition

Il 23 Gennaio 2018 ho ricevuto da Ivano Landi questo gradito e ambito premio. Ora mi accingo a onorare il suo invito, del resto era il minimo che potessi fare vista la S-tag-giata che gli ho rifilato qualche mese fa, da lui incassata e soprattutto scritta in modo magistrale. Intanto provo a riepilogare le regole degli award:

1) Ringraziare e rispondere alle 11 domande di chi ti ha premiato;
2) premiare 11 blogger meritevoli che non raggiungono i 200 followers;
3) comunicare la vincita agli altri bloggers premiati;
4) proporre ai premiati altre 11 domande.

Grazie è il minimo che posso dire ad Ivano, visto l’attenzione con cui segue “da sempre” il mio blog: ha la capacità e uno spirito critico che gli permette di giudicare in modo oggettivo i miei post anche quando mi capita di esprimere pareri su cui non è pienamente daccordo. A trovarli di lettori così! Ma è giunta l’ora di provare a rispondere alle sue 11 domande…
1) L’anno scorso ho chiesto di mettere in ordine di preferenza nove generi letterari. Ora ti chiedo di fare altrettanto con i seguenti nove medium espressivi che butto là in ordine sparso: romanzo, poesia, cinema, fumetto, fotografia, pittura, televisione, musica, illustrazione.

Le preferenze cambiano con l’età e soprattutto con i tempi, ma cercando di considerare in modo oggettivo il “tempo” e l’interesse che nella mia vita ho dedicato ai generi che citi provo a classificarli: 1) Fumetto, 2) Poesia, 3) Pittura, 4) Musica, 5) Cinema, 6) Romanzo, 7) Televisione, 8) Fotografia, 9) Illustrazione
2) Mi permetto di riciclare la domanda 6 perché a me è piaciuto troppo citare Lei. Spero faccia piacere anche a voi citare il vostro/a Lui/Lei. Se poi pure voi ci mettete le foto, facciamo una bella galleria di tipi ideali.
Dunque: Chi è il tuo ideale di donna/uomo (un nome di un personaggio riconoscibile da tutti, il tuo vicino/a di casa non vale)?

Considerando che ho iniziato a vivere intorno ai 25 anni, prima ero prevalentemente rinchiuso nella caverna di Platone, posso però indicare almeno una donna simbolo di cui mi ero invaghito nel periodo adolescenziale, Alessandra Martinez!

Fantastico_7_(1986)_-_Martines,_Baudo,_Cuccarini.jpeg
Fantastico 7 – Alessandra Martinez e Lorella Cuccarini (1986)

Nonostante Lorella Cuccarini avesse un carattere più deciso che almeno per i miei ricordi metteva un po’ in secondo piano Alessandra Martinez, io trovavo quest’ultima indiscutibilmente più affascinante!
3) Se non avessi intrapreso la strada del blogging a quale altro hobby pensi avresti dedicato l’equivalente del tempo?

Riguardo al blogging è strano, perché non sono io a essermi dedicato al blogging, ma l’esatto contrario: sono diventato blogging a mia insaputa!?!? MA DUNQUE E COMUNQUE LO SONO? Bando alle ciancie, ritornando in tema: per anni ho collezionato fumetti e sognato di avere uno spazio adeguato per archiviarli a dovere. Non sono riuscito a realizzare questo progetto e ho sempre più trascurato questa passione, trasmettendola però ai miei figli .
4) Col senno di poi… hai scelto la strada giusta nel tuo percorso di istruzione scolastica (superiori, università, specializzazioni) o cambieresti qualcosa? (Nel caso mio, per esempio, tutto).

La scuola, soprattutto nel periodo adolescenziale, è stata per me un disastro. Finite le medie avevo scelto di fare un istituto tecnico, ma arrivato in secondo superiore passai invece alle scuole magistrali!!! C’era stata una svolta nella mia vita che per la prima volta mi permetteva di vedere con chiarezza la strada da seguire. Completate le superiori senza più patemi e con discreta soddisfazione mi sono iscritto all’università di filosofia. Nel frattempo ho iniziato a lavorare nella scuola prima come educatore comunale, poi come insegnante di scuola primaria. La laurea è venuta in cammino, fra un impegno e l’altro incontrati nella vita, completata più per passione che per esigenze lavorative.
5) Sei un/una amante della vita sedentaria? Un/una amante della vita nomade? Un sedentario/a costretto/a al nomadismo? O un/una nomade costretto/a alla vita sedentaria?

Il nomadismo l’ho scoperto relativamente di recente, dal 2009 quando ho iniziato a viaggiare in camper. Quel discorso di viaggiare per viaggiare senza stabilire una meta precisa lo condivido abbastanza. Non m’importa dove si va, l’importante è che quando sono “fuori”, vivendo alla giornata esco da schemi precostituiti che mi stanno veramente troppo stretti. Che cacchio di abiti ci fa indossare la società! Non è possibile resistere a lungo e quindi no, sedentario non lo sono mai stato, in particolare preferisco vivere all’aria aperta, dove lo sguardo si perde all’infinito e l’urbanizzazione è secondaria. La montagna è la mia meta privilegiata ma non solo.
6) Domanda strettamente legata alla precedente: Ti senti radicato alla tua terra d’origine o piuttosto un/una apolide?

Non particolarmente, è una cosa strana amo l’Italia e la città dove sono nato, Ancona. Ma allo stesso tempo detesto i campanilismi e posso vivere anche altrove! Ma la parola “apolide” è in questo contesto storico troppo global-political-correct, non credo di digerirla!
7) Sempre sulla stessa onda: Il mio amatissimo Rilke (il poeta) diceva che seppure di origine praghese e di cultura tedesca, la sua patria spirituale era la Russia. Tu ti riconosci una patria spirituale?

Con uno sguardo al passato direi Topolinia, sicuramente più e meglio (o più meglio) di Paperopoli!!! Ma ri-bando alle ciancie no, non credo di avere (ancora) trovato una patria spirituale!
8) Tendi ad amare di più: La natura? Le cose vecchie/antiche? Le cose moderne? Per la cronaca, si tratta di una divisione in tre tipi di essenze umane (naturale, classica, moderna) appartenente a una particolare scuola psicologica.

La natura mi affascina, anche se so che l’umano antropoforme entra in ogni filo d’erba: il bosco, la montagna, il mare…cosa rimane oggi di naturale? In cosa, l’uomo, lascia che la natura prenda il suo corso? Non credo che io/noi uomini moderni abbiamo mai avuto a che fare con la natura, fermo restando che noi stessi siamo natura!

Il moderno, l’antico,… concetti che hanno sempre l’uomo come riferimento e centro. Ma il tempo è davvero così importante, al punto da determinare un’essenza, un “tipo” di uomo? Nel presente si forma e trasforma il reale con il suo divenire che come il fluire della corrente in un fiume in piena sembra inarrestabile! Sembra, appunto, ma è davvero così? O piuttosto è il nostro voltarci AVANTI E INDIETRO che provoca l’illusione del tempo e il fascino dell’antico o del moderno? Io quindi, dunque, perciò,… SONO e sempre SARO’ un tipo di essenza umana natural-naturale, mi riconosco cioè natura perché nella natura si esprime ogni essenza.
9) Ora una domanda facile facile, su qualcosa che pare molto d’attualità: qual è il tuo decennio preferito (da te vissuto direttamente o anche solo per via indiretta)?

Talmente facile da essere forse la più difficile (per me): negli anni 70 ero un bambino e del mio essere bambino ricordo concretamente che la magia, la fantasia, la fede nell’incredibile erano realtà incrollabili! Io credevo e vedevo molte cose che oggi non sono più in grado di sentire e forse neanche concepire. Cosa cambia in noi nel mondo degli adulti? Si acquisisce consapevolezza o si perde la semplicità che ci rende trasparenti alla verità? So che alcune cose erano profondamente vere, eppure un abisso mi separa ora da loro! Quanta falsità, quante illusioni ci circondano!! Crescere non è solo un processo fisico, ma anche e soprattutto mentale: una mente che come una sovrastruttura, individuale e collettiva, sembra sovrascrivere quello che eravamo e che forse ancora siamo. Non che si possa davvero perdere sé stessi, ma quanto mistero, quanta fretta di crescere, nascondere, cancellare ciò che ci lega alle nostre origini!!!
10) Collezioni qualcosa (francobolli, farfalle, cartoline, ecc.)?

Mi sono accorto, parlando recentemente con amici, che le passioni/collezioni del passato ora hanno perso in me quel qualcosa che prima le rendeva importanti. Ho collezionato soprattutto fumetti di vari generi e tipo come dicevo sopra: Disney, su tutte la serie Zio Paperone di Carl Barks, in particolare i primi 12 numeri Mondadori compresi gli speciali. Ma anche supereroi Marvel e DC comics, varie ristampe soprattutto della Marvel Italia anni 90, qualcosa della Corno anni 70. Inoltre fra le serie Bonelli editore, su tutti Tex, ma ho apprezzato tantissimo anche Mister No e Nathan Never (stranamente non sopportavo Dylan Dog e ho praticamente regalato i primi numeri in qualche fiera di Lucca comics).
11) Hai o hai avuto una tua enciclopedia preferita?

Ho avuto diverse enciclopedie, ad esempio “Conoscere”, ma anche l’enciclopedia dei ragazzi Mondadori o alle superiori l’enciclopedia della scienza e della tecnica Mondadori che considero ancora oggi un pozzo di conoscenza insuperabile.

Fatta la faticosa scalata delle 11 risposte alle domande proposte da Ivano, mi accingo all’impervia e spericolata discesa delle mie 11 domande ai volenterosi lettori interessati.
1) Di fronte alle cosiddette “nuove generazioni digitali”, come consideri ancora l’utilizzo della “carta e penna” al posto dei PC o Tablet o Smartphone?
2) In particolare riferendosi alla scuola, credi che i ragazzi debbano abbandonare la carta a vantaggio dei nuovi strumenti digitali oppure la scuola deve rimanere un filtro, un’oasi di “tutela integrale” dove maneggiare una penna sulla carta si assurge quasi a privilegio di fronte all’irrompere del digitale?
3) Ritieni che l’alternanza scuola-lavoro sia un progresso in grado di preparare i ragazzi alla vita reale o invece sia un impoverimento che renderà le nuove generazioni meno consapevoli dei loro diritti?
4) Consideri l’attività sportiva e il movimento importanti?
5) Pensi che i ragazzi dovrebbero sempre frequentare uno sport?
6) Parlando di politica, quali sono i problemi prioritari che dovrebbe affrontare? a) L’abolizione dei privilegi, la lotta alla corruzione, i tagli alla spesa pubblica e al debito pubblico. b) Il ripristino delle tutele sociali, in particolare la stabilizzazione del lavoro con salari dignitosi, la ripresa di investimenti pubblici in ogni campo del sociale, la cancellazione di tutti i criteri contabili di controllo della spesa in quanto non compatibili con la civiltà della Costituzione.
7) Ha ancora senso parlare di tolemaici e copernicani nella nostra società? Se pensi di si a quale campo lo riferisci: scienza, religione, politica, economia…
8) Se alla domanda 7 hai risposto di si, da chi pensi sia attualmente governato il mondo, da tolemaici o copernicani?
9) Ti interessa leggere libri di saggistica? Se si, di quali argomenti: scientifici, storici, filosofici…

10) Relativamente ai romanzi quali generi preferisci?

11) Nel suo romanzo 1984 George Orwell afferma che: “L’ortodossia consiste nel non pensare, nel non aver bisogno di pensare. L’ortodossia è inconsapevolezza!” Qual è il tuo livello di ortodossia nei confronti dei vari problemi della vita?

Ora, più che nominare, lascio liberi di rispondere alle domande i primi 11 blogger che se la sentono di partecipare.

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

26 pensieri riguardo “Liebster Award 2017 – Glorious Edition”

  1. Ah, OK… spero di aver ben compreso.
    Dunque:

    1) scelte personali; non ci sono considerazioni se non quelle che dovranno prendere gli autori di quelle riflessioni e, il confronto, non sarà sul metodo ma sul compromesso da farsi. A volte fatale.
    2) la scuola -nella sue varie e variegate proposizioni nei Territori- non ha limiti, non dovrebbe averli; da quella che usa classi riunite sotto gli alberi a quella che usa complicati sussidi. “Il Maestro” rimane il fondamento, non il mezzo.
    3) dipende dal Luogo in cui è insediata. Il mondo è troppo (in)differente.
    4) alla base della crescita dell’essere umano. In tutti i sensi.
    5) sempre.
    6) la Politica dovrebbe (generalmente) ripartire dai fondamentali, dal concetto stesso etimologico. Siamo difronte all’anno “zero” per molti versi; le Religioni stanno sopperendo alla richiesta di Politica che non c’è (quasi) più.
    7) oggi ha senso capire le coscienze; la richiesta prima di Religione delle masse. Tutto “il resto” (tutto!) viene dopo.
    8) ripeto la risposta di sopra. Con veemenza.
    9) Ogni saggio per me è tale; anche per denigrarlo (eventualmente) e rafforzare il mio carattere saggistico. Nel confronto.
    10) non ho preferenze; amo la “casualità” del libro.
    11) Vi invito a leggere l’intervista completa a cui sono stato sottoposto e con estremo piacere: lì, c’è davvero tutto quanto non sono in grado di fare ora. Grazie
    https://mashallah-book.com/2018/01/22/federal-a-rchive-of-kentucky-ermeneutica/

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  2. You always appear a bit mysterious to me Roberto. Your poems and texts are sophisticated and deep, I struggle to catch the essence at times. It is great to know a little more about you. Tutti Cercano Qualcosa has become my favourite. Beatiful. Thank you.

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    1. Hi Isabell thanks for the interest and curiosity that you show for my writings. The song’s title is “Everyone’s looking for something”- ” Tutti cercano qualcosa” and the album that contained it is Fiorella Mannoia’s “Steam Trains” – “I treni a vapore”. I hope I have answered your question otherwise ask.

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  3. Thank you Roberto! I meant to let you know that the song “Everyone’s looking for something” has become my favourite song. I listen to it quite often. Have a good Saturday!

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  4. Carissimo, prima di tutto ti faccio i miei più sinceri complimenti!
    Meritati davvero per la tue profonde riflessioni, mai scontate, e per le tue analisi sempre critiche e puntuali.
    L’essere critici è una dote che purtroppo ai giorni d’oggi poche persone possiedono! Troppi sono presi da una accessibile, stereotipata, omologazione che non comporta nessuna fatica, ma una superficialissima lettura acritica di ciò che ti viene proposto!
    Risponderò a parte alle varie domande, ma a ad una ci tengo particolarmente, considerato il mio grande amore per la lettura.
    Perché amare la lettura, vivere quelle magiche parole che scorrono sulla carta, significa amare lo spirito creativo dell’Uomo, per salpare verso nuove terre , conquistare nuovi sogni, in una continua scoperta che va al di là di ciò che apparentemente vedo.
    Leggere oltre il ” visibile”…
    Ecco, cosa significa il potere straordinario delle parole, per poter intraprendere una lettura critica del mondo, di ciò che finalmente può appartenermi con la scelta di decidere, di costruire il mio futuro.
    Per questo mio indiscusso amore, che mi rende così felice di questo mio viaggio terreno, con i miei “piccoli artisti”, alunni meravigliosi, fin dalla più tenera età, desidero trasmettere questo mio principio indissolubile d’amore per la vita che vive dentro le parole…
    Perché leggendo ognuno di noi, trova il suo “angolo della felicità”
    e la carta si trasforma in un pianeta fantastico dove ogni parola diventa una voce narrante!
    Un caro saluto
    Adriana

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    1. Ben tornata sul blog Adriana. Condivido tutto ciò che dici, in particolare considero i libri macchine spazio-temporali: ci fanno conoscere il mondi nei meandri più inaccessibili senza muoverci da casa, ci proiettano avanti e indietro nel tempo e con la fantasia creano mondi e vite alternative. Sono inoltre Parola vivente quando attraverso essi ci parla il divino!

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  5. Grazie per la partecipazione, Roberto! E che sorpresa scoprire la comune passione per il fumetto. Ma anche per la poesia, che nella mia vita ha avuto un ruolo fondamentale… sono cresciuto a pane e Rilke. Con contorno di Goethe e Holderlin.
    E la Martines poi? Neanche io sono stato immune al suo fascino, soprattutto al cinema. Appunto in agenda: recuperare i vecchi film della Martines.
    Certo che con le domande non hai scherzato. Memo male che io ho già partecipato (sospiro di sollievo).
    E grazie, naturalmente, per le ennesime belle parole spese su di me.

    P.S. Non sono sicuro di avere ben capito una parte del post… la tua intenzione originale, nell’aprire un blog, era di dedicarlo ai fumetti?

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    1. Ciao Ivano, l’intenzione di aprire un blog in realtà non c’è mai stata, nel settembre 2016 il dirigente mi iscrisse ( quasi per forza) ad un corso di aggiornamento digitale dove fra le altre cose c’era una lezione in cui ci fecero aprire un blog sulla piattaforma wordpress. L’esperimento poteva finire lì come tutorial per un eventuale blog d’istituto, invece decisi di indicizzare il tutto. Il primo post lo scrissi al corso… I fumetti sono stati una mia grande passione, prevalentemente come fruitore non ho certo la tua cultura fumettistica, leggendo te ho solo da imparare. Aspetto con interesse un post sul le apparizioni della Martínez nei film. Io ricordo solo Fantaghiro’ e qualche apparizione. Ho visto che e’ diventata mamma a quasi 50 anni, un carattere tutt’altro che timido nell’affrontare la vita!

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      1. Per la precisione, era stata questa particolare frase a farmi sorgere il dubbio: …”per anni ho collezionato fumetti e sognato di avere uno spazio adeguato per archiviarli a dovere.”

        Sulla Martines… vedi mai?

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