Dal Monte Vettore al Lago di Pilato, il lago maledetto!

Lago specchio
Lo specchio!

Il Lago di Pilato è diventato famoso grazie ad una serie di servizi apparsi nei telegiornali nazionali dedicati ad un suo famoso “abitante”, il “chirocefalo del Marchesoni” ( LEGGI QUI), un piccolo crostaceo che vive esclusivamente in questa valle glaciale a 1940m slm.

Secondo la leggenda il corpo di Pilato, messo su un carro trainato dai buoi dopo essere stato condannato a morte dall’imperatore Tiberio, arrivato sul più alto dei Monti Sibillini precipitò nel lago che lo inghiottì nelle sue acque ribollenti!

Ma fu a partire dal 1200 che il Lago iniziò a legare la sua fama alla magia e all’occulto, dato che i documenti antichi testimoniano la presenza di un continuo via vai di maghi e negromanti che portarono la popolazione a credere che “…quivi soggiornano i diavoli e danno risposta a chi li interroga…alcuni uomini di lontano paese et vennero a questi luoghi per consacrare libri scellerati e malvagi al diavolo, per poter ottenere alcuni suoi biasimevoli desideri, cioè di ricchezze, di onori, di amenosi piaceri e simili cose” (L. Degli Alberti, Descrittione di tutta Italia, 1557). Proprio per impedire l’accesso a questa valle le autorità di Norcia vi fecero costruire delle mura insieme a delle forche come monito per i trasgressori. Ecco perché ancora oggi i due passi da cui si accede alla piana di Castelluccio e poi al sentiero che dal Vettore arriva al Lago di Pilato si chiamano Forca de Presta e Forca Canapine!

Le foto che seguono sono state scattate dal mio amico Emanuele Brunelli in due diverse escursioni, una del 27 Maggio 2018 e l’altra del 24 Giugno 2018. Un mese esatto in cui è possibile osservare lo scioglimento della neve e l’evoluzione delle acque del lago.

Foto del 27 Maggio

Lago neve1.jpg
La valle del Lago di Pilato
Lago neve 2
Escursionisti
Lago neve
Il Lago ghiacciato

Foto del 24 Giugno

Dal Vettore
Dal Vettore sopra la valle del Lago di Pilato
Gli occhiali
Gli occhiali!
Occhiali valle
I ghiaioni!
Ritorno
Ritorno!
Piana castelluccio
Sulla Piana di Castelluccio
Castelluccio lontana
Castelluccio sovrasta la Piana
Vietato accesso
Vietato l’accesso!
Castelluccio bello
Comunque stupenda!

Ringrazio ancora Emanuele per avermi fatto pubblicare le sue bellissime foto. La mia ultima salita al Vettore risale ai primi di Luglio del 2015, un anno prima del terribile terremoto che ha devastato questi splendidi luoghi. Ora le strade e i sentieri del parco dei Monti Sibillini sono nella stargrande maggioranza dei casi di nuovo accessibili. Speriamo che presto anche i paesi e le persone che ad essi sono legate tornino a vivere, a ricostruire il futuro!

Bibliografia.

Per approfondimenti storici e naturalistici consiglio il libro “Parco Nazionale del Monti Sibillini, le più belle escursioni” di Alberico Alesi e Maurizio Calibani, SER 2004

 

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

24 pensieri riguardo “Dal Monte Vettore al Lago di Pilato, il lago maledetto!”

    1. In realtà il lago oltre che da Forca de Presta, il passo che sovrasta la Piana di Castelluccio da cui si può sia salire alto Vettore sia scendere al lago di Pilato, è accessibile anche partendo da Foce, una piccola frazione di Montemonaco. In entrambi i casi si tratta di un’escursione di oltre tre ore e mille metri di dislivello. Ma fatica a parte è alla portata di tutti i buoni camminatori e la bellezza ripaga ampiamente la fatica. Grazie per il commento.

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  1. Io sono stata a Castelluccio da scout, non quanta strada facemmo su per i monti Sibillini ma fu una bellissima esperienza. Sono tornata un paio di volte da turista e nel periodo della fioritura delle lenticchie quando ancora non c’era tanta gente. Ho camminato nella piana all’alba con la nebbia e mi sono buttata, con lo zaino a tipo slitta, giù per la piana insomma su queste montagne ho lasciato molti miei ricordi, tutti belli, colorati e liberi!!! Non conoscevo la legenda del lago e forse per questo prendemmo molto vento e pioggia!

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    1. Diciamo che oggi tornare sarebbe più difficile, vedresti molti paesi rasi al suolo dal terremoto e inagibili. Però nello stesso tempo potresti contribuire alla rinascita di questi luoghi, la presenza della gente è la migliore speranza per chi ci abita. Ciao e grazie per il commento

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  2. Io l’ho visto diverse volte anche perche’ mia mamma e’ marchigiana ed io vado sempre nelle Marche.
    Ci sono cresciuto.
    Sono terre bellissime e riconoscerei i suoi colori tra milioni di foto.
    Bellissimo post.

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    1. Proprio oggi sono stato a sentire Branduardi vicino Cadtelraimondo, in occasione dei concerti gratuiti organizzati da Neri Marcore’ “Risorgi Marche”. C’erano molte persone da fuori regione, credo sia importante portare la gente nei luoghi del terremoto per ridare speranza a chi ci abita. Le foto come avrai letto sono del mio amico e compagno di escursioni e ferrate Emanuele. Grazie

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  3. Bellissime foto per un luogo di cui ignoravo l’esistenza. Forte la foto degli occhiali. Speriamo che la terra smetta di tremare, lasciando in santa pace chi deve riappropriarsi di una vita che è ancora tutta in salita. Buona giornata Roberto. Un sorriso. Isabella

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    1. Pur troppo la natura ca il suo corso, ma la differenza la fanno le persone e sopra tutto lo Stato che deve essere presente in queste catastrofi. Speriamo che ci sia un cambiamento sostanziale, sono contento che i luoghi ti siano piaciuti, in questi giorni fra l’altro la Piana di Castelluccio è in piena fioritura un’esplosione di colore!

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    1. Ti consiglio di sostare con il camper proprio a Forca de Presta, sotto il rifugio degli alpini. La mattina sali prima al rifugio bivacco Zilioli, se vuoi vai sulla cima del Vettore poi per ghiaioni scendi ai laghi. A fine giugno sulla puana avrai la spettacolare fioritura della lenticchia di Castelluccio. Buona escursione

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