
Apollo 12 astronaut Charles “Pete” Conrad stands beside the United States flag after is was unfurled on the lunar surface during the first extravehicular activity (EVA-1), on November 19, 1969 – Fonte Wikipedia
Quelli che hanno apprezzato il post “L’immigrazione!!!” , leggeranno con altrettanto interesse questo post dell’amico Stefano. Deciso e chiaro come sempre ci conduce diritti diritti nel vortice nebuloso della storia. C’è chi dice che la scrivono i vincitori (la storia), sappiamo che non tutto è come sembra e del resto anche il post con cui aprii il blog era perfettamente in tema con questo e s’intitolava “Mezze verità, grandi menzogne!”. Personalmente, come ho spiegato a Stefano, non credo molto alle teorie “radicali” del complotto, quelle che vogliono addirittura riscrivere la storia da Adamo ed Eva per intenderci, penso piuttosto che mostrare le cose come stanno e poi “lavorare sul contesto”, rigirare la frittata alla bisogna, sia molto più efficace della menzogna tout court. Il potere per me prevalentemente fa tutto alla luce del sole, che bisogno ha dimentire quando i fantasmi e le paure con cui infarciscono l’informazione quotidiana sono sufficienti a controllare le masse senza problemi? La gente vede solo ciò che vuole vedere e la verità è spesso più onerosa della menzogna, basta quell’oncia di verità necessaria a renderla digeribile! Ma non voglio certo contestare l’articolo di Stefano: penso infatti che di complotti nella storia ce ne sono stati comunque molti e alcuni da lui citati non possono essere eliminati semplicemente con un “non ci credo”, o “tutte balle”! Quando ci sono una serie d’indizi tali da mettere pesantamente in discussione la narrazione ufficiale una seria riflessione sul “cui prodest” va fatta ed è qui che entra in gioco l’ottimo post di Stefano che, ci tengo a precisare, essendo LUI se stesso non posso essere IO! Buona lettura
Ho comprato e visto l’ultimo documentario di Massimo Mazzucco: “American Moon”.
Sono nato nel 1958, mia madre era già incinta quando fu lanciato il primo Sputnik, e quindi nel 1969 avevo 11 anni, ma da molto prima avevo sviluppato una passione irresistibile per le imprese spaziali. Se a scuola il maestro ci dava da comporre qualcosa, io inevitabilmente scrivevo dell’ultima impresa delle Mercury o delle Gemini… ma anche delle Vostok russe e poi delle Sojuz, mi colpì molto la morte del cosmonauta Komarov! Spesso questa passione scatenava l’ilarità dei compagni di scuola e dei miei familiari. Una volta litigai con il mio migliore amico poiché sosteneva che i russi erano più avanti, mentre io tifavo per gli americani!
Poi con la missione Apollo 8 (la prima circumnavigazione lunare) la mia passione raggiunse le “stelle”. Ad ogni impresa non perdevo un Telegiornale, nessun Giornale Radio, facevo incetta di qualsiasi cosa parlasse dello spazio: i “Famiglia Cristiana” di mia nonna, gli “Oggi” o “Gente” di mia madre, i quotidiani che sfogliava mio padre al bar, mi raccomandavo che non li buttassero via e il giorno dopo me li facevo consegnare. Dopodiché ritagliavo gli articoli e le foto e costruivo la mia “emeroteca”. Ancora la conservo da qualche parte!
Con il primo “sbarco lunare” di Apollo 11 arrivai al parossismo. Di nascosto restavo intere notti sveglio a fissare il mio televisore Phonola in bianco e nero a valvole, ma per fortuna era estate e quindi non dovevo alzarmi presto per andare a scuola. Mamma si lamentava e mi sgridava: “… SEMPRE A GUARDÀ I STRONAULI!!!” (oltre al dialetto, le parole che non erano di normale uso, lei, le storpiava a suo comodo). Sacrificavo spesso i miei pochi soldini per comperare “Epoca” che aveva sempre le foto più grandi e migliori, rinunciavo ai gelati, alla pizza e a Topolino per comprare il modellino del “LEM” e del “Saturno 5”, che mettevo poi in bella mostra nella mia cameretta.
Diventai, alla fine, il maggior esperto di “cose spaziali” tra i miei amici, ma anche, in genere, tra tutte le persone che frequentavo.
Immaginate quindi la delusione che posso aver provato dopo che:
Ho comprato e visto l’ultimo documentario di Massimo Mazzucco: “American Moon”.
Non voglio entrare nella polemica se il documentario sia attendibile o meno, prima bisogna vederlo e poi ognuno è libero di crederci o no. Io ho maturato la convinzione che il film dica la verità e quindi mi rivolgo solo a coloro che la pensano come me… e cioè che credono alla tesi: “Non siamo mai stati sulla Luna!” Tutti gli altri, per favore, siete invitati a non proseguire nella lettura, ma poi, se voleste leggere ugualmente, siete comunque pregati di non far scadere la conversazione al semplice: ci siamo andati oppure no.
A questo punto viene da fare un grosso “RESET”: se la menzogna che ci hanno raccontato è così grossa… da infestare ogni libro di storia, da infestare la cultura stessa dell’occidente e dell’umanità intera, da infestare anche la conoscenza scientifica e la speranza stessa nelle capacità tecnologiche… beh a questo punto si sviluppano, necessariamente, dentro ogni testa pensante, delle idee diverse , una consapevolezza diversa.
Che cosa ci raccontano “ogni giorno” nei notiziari? Che cosa c’è scritto nei libri di storia? Che tecnologie insegnano nelle facoltà di Ingegneria? Quale parte di fisica teorica… e anche pratica, viene diffusa nelle riviste scientifiche? Con quale scienza abbiamo a che fare? Con quali conoscenze storiche ed umanistiche abbiamo a che fare?
Sappiamo benissimo che il “potere” in Germania si è inventato “La notte dei cristalli” (tanto per fare un esempio) per incolpare gli ebrei di tutto e giustificare quindi le leggi razziali. Ma quelli erano i “cattivi” ed hanno perso la guerra, per cui sappiamo tutto di loro. Sappiamo anche che Goebbels una volta disse che una bugia, detta mille volte, diventa una verità! Ma quelli erano i cattivi… Sappiamo pure che l’esercito popolare cinese, mentre invadeva il Tibet, ogni radio annunciava che finalmente erano arrivati i liberatori dall’oppressione da parte del Dalai Lama e dei “feroci” Monaci Buddhisti. Ma anche i Cinesi erano dei cattivoni… e quindi sappiamo tutto di loro, e cosi via…
Fortunatamente la guerra l’hanno vinta i buoni: gli americani, e quindi possiamo fidarci di quello che ci raccontano nel mainstream!
O NO?
Ma se ce l’hanno contata così grossa… per esempio sulle imprese lunari. Ma allora sul fatto che Lincoln fosse un antirazzista? Che Hiroshima e Nagasaki furono necessarie, anche se i giapponesi si erano già arresi? Che Kennedy sia stato ucciso da un solo cecchino, mentre aveva almeno tre fori di proiettili che provenivano da direzioni diverse? Che 3 (tre!) grattacieli siano caduti, alla velocità caduta libera, in seguito all’impatto di 2 aerei e che, al Pentagono, un aereo di 15 metri di diametro abbia provocato un foro di 5 metri scarsi? Che gli americani, i francesi e anche gli altri, compresi gli italiani “esportano” la democrazia… solo nei paesi che hanno il petrolio però, o dove possono passare i gasdotti? Che l’unica cura per il cancro è la chemioterapia, mentre solo il 2% dei medici accetta questa cura quando si ammala? Che il debito pubblico vada risarcito… mai successo…? Che gli UFO non esistono, mentre il 10% della gente li ha visti almeno una volta nella vita? Eccetera, eccetera, eccetera?
Il fatto è che il “potere” è uno SCHEMA, non è riconducibile alle persone, le persone muoiono. Non è riconducibile ad uno stato… le potenze militari ed economiche cambiano. Il potere non muore mai, vive sempre e si rinnova come l’araba fenice. Si autoalimenta e si autoriproduce e il suo cibo preferito è la menzogna, mentre i suoi cuochi ed i suoi camerieri sono i creduloni, gli assopiti ed i “tengo famiglia”.
Me compreso eh!!!
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