Chi prendeva in giro chi?

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Stefano ha qualche hanno più di me e devo a lui la mie scarse conoscenze musicali! Mi ha trasmesso la sua passione per la musica e ha avuto la pazienza di portarmi con lui a diversi concerti: Peter Gabriel, Sting, Vasco, Simple Mind o a concerti mitici come quello dei Pink Floyd a Cinecittà nel 1992. Quindi non ho molto da aggiungere alla sua riflessione, mi af-fido a lui senza troppo commentare…

Amo la musica da prima che avessi i primi ricordi di questa vita.

Da piccolo i miei si meravigliavano di come riproducevo canticchiando tutte le musichette che ascoltavo alla tv o alla radio. Avevo ed ho la “musicalità”… è un dono. Io ce l’ho!

La mia vera passione per la musica è nata e cresciuta negli anni ‘70, anni in cui la creatività era al massimo. Dopo la rivoluzione portata avanti dai Beatles e da altri gruppi negli anni 60 che hanno cambiato radicalmente la concezione stessa della musica, perlomeno in occidente, e dall’avvento dei nuovi strumenti musicali, elettrici ed elettronici, la creatività dei gruppi, ma anche dei singoli, era incoraggiata dal mercato e dalle industrie discografiche.

Arte!

Anche la musica degli anni precedenti a quel magico periodo, credo, sia stata intesa come vera arte. I musicisti ed i cantanti venivano scelti da una selezione naturale severissima, chi non valeva durava poco. Non voglio dire che non ci sia stata la “musica commerciale”, ma per lo più era musica destinata a durare… e lo dimostra il fatto che la si ascolta ancora piacevolmente.

Io per primo ho sviluppato recentemente una vera e propria passione per le canzoni degli anni ‘40 e ‘50. Sì, magari, col senno del poi, ho sicuramente selezionato la roba migliore e forse tantissimi brani di allora sono stati ascoltati per poco tempo, non so… sta di fatto che a distanza di 80 anni, di 70, 60, 50, 40 anni ancora si riesce a percepire una genialità nella costruzione musicale, l’inventiva, la dolcezza e la forza che ancora fa venire la pelle d’oca.

I musicisti “selezionati” di allora riescono a produrre fino ad oggi, fino a che non muoiono, sono i famosi dinosauri, ma non ce ne sono oggi di musicisti altrettanto validi che possano sostituire generazionalmente i vecchi?

Che cosa c’è di nuovo oggi? Il Rap? La musica elettronica… da ballo?

Nel Rap i testi hanno un ruolo essenziale, il “cantante” recita non canta… alcuni bravissimi eh! Ma la musica dov’è?

La musica elettronica: io non sono un musicista, sono un semplice cantante e non so distinguere un “sol” da un tavolino (come disse Branduardi), però una volta mi sono messo ad un computer ed in una mezz’ora ho composto un brano elettronico perfetto, con un semplice programma sequencer! Anche migliore di alcuni che si sentono in giro, beh, quella non è musica! Se so farla io, che non sono un musicista, quella non è musica!!!

Bene, voglio evitare di commettere lo stesso errore che commetteva mio padre: quando mettevo su i Pink Floyd o i Genesis lui protestava e diceva che “quella” non era musica, ma solo rumore!

Lascio il beneficio del dubbio… ma… ma l’altro giorno, per caso, sentivo un pezzo “elettronico” e, dopo una sequenza estenuante di percussioni, basso e tastiere in loop infinito e crescente, si affacciava una vecchissima melodia, accennata da una tastiera che aveva un suono improbabile. Anche la vecchia melodia veniva looppata, accellerata, ed entrava a far parte del giro estenuante di basso e percussioni…

Sembrava quasi che il nuovo, rappresentato dal loop elettronico, prendesse in giro il vecchio.

Però poi quello che ti restava dentro, quello che continuavi a canticchiare, era la vecchia melodia.

Chi prendeva in giro chi?

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

29 pensieri riguardo “Chi prendeva in giro chi?”

    1. Dicevamo sopra che la musica è spesso legata ai ricordi, fa riemergere sentimenti! Forse decenni indietro, quando non c’erano internet e social, l’ascolto era possibile e necessario. Oggi rimane tutto in superficie, non c’è più tempo per uscire dalle gabbie tecnologiche e dedicarsi all’ascolto. Grazie Maria per il commento

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  1. Ci sono luoghi infestati dalla non-musica,Questa mia affermazione farà inorridire per cui sono pronta ad accettare accuse di incompetenza, anche perché sono incompetente in materia ma per me la musica è melodia che accarezza il cuore, che lo scalda evocando ricordi, che procura emozioni. La grande musica, quella vera è figlia di grandi anime; la musica che ha fatto da colonna sonora alla mia vita è la mia più cara compagna. Sere fa ero a Vienna ad inebriarmi di valzer di Straus e di arie di Mozart in un concerto; ero felice. Buonanotte.

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  2. Forse, più che “prendere in giro” il vecchio, il nuovo cercava di attingere dal repertorio musicale del passato per mancanza di idee o per il desiderio di tributare un omaggio ad un vecchio successo. A volte questi esperimenti funzionano, altri diventano imbarazzanti!

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    1. Forse hai ragione tu, l’arte genera emozioni le quali è meglio non razionalizzarle. Quello che ho provato è quello che ho descritto…
      Grazie!

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  3. io ho scritto sul mio blog qualche testo di canzoni che avevo in mente… ti andrebbe di dare una occhiatina per poi magari creare una base e interpretarle per favore?

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  4. Io adoro molti generi musicali, dalla lirica al rock ma non disdegno il rap. Certo dipende quale rapper. Per esempio, alcuni rapper italiani sono banali ed in parte neanche veri rapper (Ghali, Fedez per fare due nomi) altri come Caparezza o Eminem (non tutto di lui) sono realtà interessanti e non sono solo furbe campionature di altri brani su un pezzo rap ma sono brani originali loro con testi importanti.

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      1. Non dirò niente… per semplice e dichiarata ignoranza, mio figlio adora il rap ed io stimo moltissimo mio figlio. A me non piace il rap, ma… de gustibus…

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  5. La musica non è solo arte ma un’espressione artistica dell’anima sia per chi produce la musica sia per chi invece l’ascolta e sa apprezzare i contenuti ed i valori. I tempi cambiano repentinamente ed anche la musica segue la corrente adeguandosi alle nuove esigenze ai nuovi standard e soprattutto all’elettronica che purtroppo sta prendendo sempre piu’ il posto delle orchestre sinfoniche o dei gruppi. La musica è movimento ed è un continuo divenire di nuove melodie intrecciate a quelle meno giovani. Ogni genere musicale ha la sua storia ed il suo tempo.

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  6. la musica che piace a me è senza tempo, nel senso che a volte è degli anni 70, a volte è contemporanea e altre volte è la lirica dell’1800.. basta che mi susciti emozioni. A volte però le canzonette sono talmente brutte che devo spegnere la radio per non sentirle. Ultimamente quando sono in auto sento quella (credo sia..) di Fedez..che ripete ossessivamente la parola “Italiana”.. quella davvero ci prende in giro tutti.

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    1. La musica trasmette emozioni, come qualsiasi forma d’arte, è una comunicazione tra l’artista ed il fruitore… difficile immaginare che un software possa trasmettere una qualche emozione se è lui il creatore di una “musica”.
      Grazie delle bellissime parole!

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