Sui Pink Floyd (e su ciò che uscirà dal Festival di San Remo)!

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Era il 1994 quando, proprio con Stefano, sono andato a Roma per vedere i Pink Floyd nel concerto a Cinecittà, un evento indimenticabile! Poi li ho riascoltati in vari tribute fatti da una band anconetana, i D.N.A., che avevano proprio Stefano come cantante! Quindi è stata una passione vissuta e speriamo davvero che il futuro riservi ancora nuovi artisti in grado di emozionare in modo così intenso!

Ho visto su RAI 5 la storia dei Pink Floyd… io ho cantato per 15 anni i Pink Floyd.

Non hanno dato molto spazio alla musica, ma di più alla psicologia dei componenti, e neanche hanno tanto approfondito le tematiche affrontate nei testi e nelle musiche, testi, a volte, veramente rivoluzionari.

M’è scaturita una riflessione, neanche troppo originale, anzi, lo faccio molto spesso.

E’ vero che c’era da cambiare la musica del tempo, troppo bacchettona e conformista e quinti anti-artistica. I Beatles avevano solo cominciato e c’era tanta strada da fare.

E’ altrettanto vero che hanno fatto uso di droghe, come molti musicisti in quei tempi, per trovare un’ispirazione, che non credo sia scaturita dalla chimica, ma di più dalla voglia di cambiare qualcosa.

E’ vero che avevano finalmente dei nuovi strumenti tecnologici che permetteva loro di avere una potenza sonora tale da sostituire una orchestra in sole quattro persone.

Ma come hanno fatto 5 ragazzi (compreso il vero fondatore Syd Barret) a raggiungere una tale potenza musicale coinvolgente e duratura da costringere uno come me, dopo che lo ha ascoltato migliaia di volte e cantato dall’inizio alla fine centinaia di volte, nel momento in cui ascolto il cuore pulsante del finale di “The Dark Side Of The Moon”, a dire, “Ma come hanno fatto?” Scuotere la testa, cercare di uscire a fatica dall’onda emozionale ed acquietare il mio di cuore.

Forse non sono stati dei musicisti eccezionali, o forse sì, non lo so! Grandi artisti certamente sì!

Sicuramente sono stati fortunati. Fortunati nel vivere in un’epoca in cui la creatività era premiata, in cui una casa discografica investiva al buio… eh sì! Perché chissà quanti gruppi non sono stati “fortunati” come i Pink, ma magari qualcuno ha ugualmente investito su loro.. e gli è andata male. Ma non importa, perché l’arte non è calcolo, anzi, dove c’è il calcolo non c’è mai l’arte.

The Dark Side ha 46 anni, io lo ascolto da 44 (l’ho conosciuto in ritardo), voglio proprio vedere se le canzoni di questo Festival di Sanremo verranno ascoltate tra 46 anni! Chi scuoterà la testa, cercherà di uscire a fatica dall’emozione per acquietare il cuore?

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

31 pensieri riguardo “Sui Pink Floyd (e su ciò che uscirà dal Festival di San Remo)!”

  1. Io li ho conosciuti nel 1975 e il loro primo album che ho comprato “in diretta” è stato “I wish you were here”, che rimane ancora oggi, forse per ragioni più affettive che altro, il mio preferito di loro.
    La cosa strana è che pur essendomi appassionato anche ai classici, “Shine on you…” e la canzone che dà il titolo all’album, alla fine, a forza di ascolti, aveva finito per diventare la mia preferita una canzone poco ricordata come “Welcome to the machine”.

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    1. Ciao Ivano, ben tornato e’ un po’ che non ci si legge! In attesa di una risposta da Stefano ti dico che io li ho conosciuti davvero solo sul finire degli anni 80 ma li ho comunque trovati straordinari. Devi dire che grazie a Stefano ho potuto ascoltare anche altri gruppi rock degli anni 70, in primisi i Genesis che con il genio di Peter Gabriel erano eccezionali!

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      1. Sono stato assente assente dal giro dei blog, compreso il mio, per più di un mese e mezzo, caro Roberto. Sono riemerso, ma solo in via provvisoria, pochi giorni fa con un articolo su Alice (non la cantante, l’altra).
        Anche i Genesis sono stati una delle mie passioni di quegli anni, ma l’unico loro disco che conservo oggi è “Selling England by the Pound”, quello a cui sono più affezionato.

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  2. Io ieri sera, sono capitata sul festival per puro caso mentre cantava Pupo. Non sono riuscita ad arrivare in fondo alla canzone, non dico altro, credo di avere già risposto. Certo, come dice uno slogan pubblicitario , “ti piace vincere facile!”. I Pink Floyd sono un vero mito!!! Io fui stregata da Wish you were here (1975) e da allora…

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  3. Non puo paragonare i Pink Floyd ad uno qualsiasi cantante in lizza che sale sul palco di Sanremo. E’ un pò come paragonare una utilitaria con una sportiva di lusso. Ricordo ancora il concerto al quale ho assistito a Livorno. Cosi impensabili per un giovanotto di 18 anni. Che spettacolo!

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  4. Il paragone non può reggere di certo, ma il concetto sì: musica immortale come i Pink Floyd, e non solo, oggi ce la sognamo abbastanza… la musica credo sia cambiata, penso anche solo al fatto che tutti i dischi in vinile di mio padre sono passati a me, che ho vent’anni, e li ascolto come se fossero usciti ieri… oggi molti artisti, italiani soprattutto, sono stelle cadenti che durano qualche anno e poi entrano in crisi, si guarda spesso alla novità e poi la si abbandona per altro… il festival di Sanremo di quest’anno credo lo dimostri, quanti nomi nuovi che fino a ieri non erano nessuno? C’è uno stacco generazionale immenso, si passa da Patty Pravo ai ragazzini usciti dai talent

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  5. Sono particolarmente felice di aver trovato come dono in questo giorno, il tuo post!
    E’ un dono che mi riporta non solo nel mio passato, anni indimenticabili, ma anche ad un bellissimo presente che mi farebbe piacere che tu scoprissi in questo link che ti scrivo
    http://www.ilsicilia.it/oltre-il-muro-lomaggio-ai-pink-floyd-di-gianluca-badon-a-palermo
    Per quanto riguarda la domanda: “Ma come hanno fatto?”
    io rispondo: ” Con la forza delle loro idee, che nasce dalla passione di testimoniare la vera dignità dell’Uomo!”
    un caro saluto e un augurio di un felice fine settimana
    Adriana

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  6. La musica dei Pink Floyd è la più bella del mondo. Come dici tu, si ascolteranno penso in eterno, sempre con lo spesso piacere. Grandi musicisti, intellettuali, rivoluzionari, sognatori, ma con idee e coraggio straordinari. Sembra di ascoltare musica digitale, ed era analogica. David Gilmour tiere ancora i suoi concerti con la strumentazione originale. Ho visto Roger Water in concerto, un signore simpaticissimo e cordiale, ed è lui l’autore di The Wall. Le canzoni di sanremo, scusa la franchezza, probabilmente le avremo dimenticate tra 10 giorni (io non le ho nemmeno sentite)

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      1. Io c’ero e ti assicuro che sì, avevano tanto di magico. Un’energia straordinaria che ha portato a tanti cambiamenti molto positivi – e purtroppo non seguita da un’evoluzione altrettanto corretta

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  7. Grazie a tutti per gli interessantissimi commenti, e grazie a Roberto che ha molta più dedizione di me nel rispondere a tutti! Solo volevo aggiungere, che il post l’ho scritto alle 11 di notte dopo quella trasmissione ed in piena onda emozionale. E’ ovvio che con la mia età e con i miei trascorsi vengo colpito particolarmente da certe cose. Non volevo essere offensivo verso la musica più moderna o anche semplicemente verso la musica più “easy” che hanno ovviamente la loro ragione di esistere, se muovono emozioni. La mia semmai era una critica verso l’eccessiva commercializzazione di certi prodotti che fino agli anni ’80 potevano essere considerati arte ed ora per la maggior parte non lo sono più, ma risultati di sondaggi.

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  8. Buongiorno Roberto, vivo di pane e musica
    Beatles e Pink Floyd sono due pianeti lontanissimi
    l’uno dall’altro
    Due generi completamente diversi
    Durante, dopo fino a oggi il rock end roll anche se in forme diverse, non ha mai smesso di accompagnare le nostre vite
    I Pink Floyd, hanno creato un genere unico che nessun’altra band è mai riuscita ad avvicinare.
    Il genio SId Barrett, la mente sia strumentale che vocale
    non ha EGUALI. Grazie

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  9. Io lo stesso con Appetite for Destruction …non penso che il musicista ed il libero genio sia libero di esprimersi dentro le regole ingabbianti di un festival o talent e così o rimane sconosciuto o trova altre strade..

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