
Torno dopo due giorni, lontano da casa e senza connessione internet, per scoprire di essermi perso moooolte cose interessanti!!! In primis la finale di Sanremo! In secondis la gita a Roma organizzata dai sindacati!! In terzis l’attentato alla democrazia (vedi alla voce “trattati europei”) organizzato dai due vicepremier che vorrebbero azzerare i vertici della Consob e di Bankitalia!!!
Su Sanremo rimando al precedente post di Stefano sui Pink Floyd!
Sulla gita gratis a Roma organizzata da Landini e company, ebbene quella la trovo proprio un’ingiustizia! Da anni aspettavo un ritorno (a Roma) in grande stile dei sindacati confederati, con pullman, treni, merenda e pranzo aggratisse e ora che non potevo partecipare per altri impegni mi hanno lasciato a casa. Per fortuna pare ci saranno altri remake, spero proprio di non perdermeli. Dopo anni di crisi è geniale l’idea di rilanciare l’economia con il turismo. Così come geniale è stato l’accorato richiamo che gli stessi sindacati, insieme alla Caritas e agli altrettanto caritatevoli industriali hanno fatto contro il reddito di cittadinanza! Gli industriali dicono a chiare lettere che il Reddito per il sud è troppo alto e ciò scoraggerebbe l’accettazione delle loro laute proposte di lavoro Leggi qui!. Quindi salari a basso costo e lavoro nero vanno bene, mentre assistenzialismo e reddito di cittadinanza fanno scandalo e generano ingiustizia! E sempre di ingiustizia e iniquità parlano i sindacati e la caritas: uno scandalo dare ad alcuni e non ad altri, molto meglio come si è fatto fino ad ora, precarizzare il lavoro, affossare artigiani, commercianti e piccoli imprenditori a suon di tasse e cartelle d’Equitalia e mettere in mezzo alla strada milioni di persone senza più futuro! Cari poveri, per favore, non fate la guerra, rimanete uguali nella disperazione senza far torto a nessuno!
Ma il meglio sembra essere stato proprio l’attacco “all’indipendenza” di Bankitalia, paragonato ad un attacco alla democrazia! Interessantissimissimissime a riguardo sono le parole dell’ex premier Enrico Letta che su Repubblica dichiara: “Non mi stupisce. Fa parte di una strategia complessiva che riassumerei in questo concetto: comprarsi l’arbitro. Minare e distruggere l’equilibrio su cui si fonda l’autonomia delle autorità indipendenti. Ma senza un sistema di pesi e contrappesi, il check and balance, viene meno un elemento essenziale della democrazia” QUI L’ARTICOLO.
Ora non sorprende che Letta riemerga prepotentemente in questo contesto, essendo stato a capo della segreteria di Beniamino Andreatta, chiamato a ricoprire questo ruolo addirittura da Ciampi nel 1996. Ed in Italia dobbiamo proprio ad Andreatta quello che solitamente viene definito “divorzio” tra il Tesoro e Bankitalia avvenuto nel lontano 1981. L’idea, allora come oggi, era che l’inflazione era la più iniqua delle imposte (per i ricchi?) e che la politica, lasciata in balia di sé stessa, fosse fonte di sprechi ed iniquità! In nome di questi principi tanto originali quanto luminosi, alcune alte personalità dello Stato pensarono bene di svincolare la BdI dall’operato dei governi, da allora infatti le aste del Tesoro vengono decise dai Mercati a suon di spreeeeaddd! Fatto sta che ciò avvenne senza passare attraverso il voto parlamentare come confermato in un articolo sul Sole 24 ore dallo stesso Andreatta: “Il divorzio non ebbe allora il consenso politico, ne’ lo avrebbe avuto negli anni seguenti; nato come “congiura aperta” tra il ministro e il governatore divenne, prima che la coalizione degli interessi contrari potesse organizzarsi, un fatto della vita che sarebbe stato troppo costoso – soprattutto sul mercato dei cambi – abolire per ritornare alle piu’ confortevoli abitudini del passato.” (QUI L’ARTICOLO).
Chi ha letto l’articolo linkato sopra ora saprà che quello che un ministro del Tesoro (Beniamino Andreatta) poteva permettersi di fare allora, – decidere in aperta “congiura” con il governatore di Bankitalia e con il parlamento stesso, a favore dell’indipendenza di Bankitalia – pare che oggi due vicepremier del governo incarica non possono neanche permettersi di pensarlo! Curioso vero?
Ceeerto, tutto è stato fatto per il nostro bene, l’inflazione è stata sedata, il debito pubblico (brutto) passò dal 55% al 120% del PIL in soli 10 anni (e oltre il 130% attuale) ma la colpa altro non fu che dello Stato (brutto) che spende, spande e non sa dialogare a suon di riforme con il (virtuoso) mercato finanziario e le (virtuose) istituzioni indipendenti che ESSO vigilano (Consob, BdI, BCE)! Come le aveva chiamate ste strane modalità dello Stato di utilizzare la spesa pubblica per azioni d’interesse pubblico? Ah, confortevoli abitudini! Eh si, pare proprio che il divorzio funzionò a dovere, laddove lo Stato ha mantenuto gli SPRECHI (essenzialmente lo Stato sociale costituzionalmente garantito) il Mercato ha bastonato e riportato le riforme verso una più consona (per i grandi investitori, prevalentemente esteri) deflazione salariale e precarizzazione selvaggia! E ora finalmente tocca al deBBito pubblico ritornare a scendere grazie alle Riforme virtuose!
Quindi tante cose sono successe in questi due giorni e tante altre sembrerebbe accadranno nei giorni a venire. Speriamo almeno che potrò partecipare a qualche altra gita sindacale. Ma li fanno ancora i giornalini con tutte le news per i soci iscritti? Dai vado ad iscrivermi, in difesa del lavoro e del turismo sindacal-sostenibile!!!
Grande! Corro a condividere…
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Grazie a te Ivano per l’apprezzamento e la condivisione
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L’interruzione tecnica vedo che ha giovato producendo un articolo di grande spessore.
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Grazie Harley, un giudizio il tuo che mi fa molto piacere!
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