Don Bosco «Da mihi animas, coetera tolle»

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Foto da pixabay

<<Dammi le anime e prendi tutto il resto>>, questo era il motto che Don Bosco teneva nella sua camera!

Don Bosco morì il 31 gennaio 1888. Egli fu un grande educatore e un grande santo.

Ogni insegnante o educatore dovrebbe ricordare sempre queste parole di Don Bosco:

Ricordatevi che l’educazione è cosa del cuore, e che Dio solo ne è il padrone, e noi non potremo riuscire a cosa alcuna, se Dio non ce ne insegna l’arte, e non ce ne mette in mano le chiavi”.

Oggi più che mai sono parole  luminose, soprattutto per una scuola devastata da riforme scellerate che hanno ribaltato il suo compito fondamentale: EDUCARE ISTRUENDO!

Non certo addestrare oppure colmare le menti con nozioni o fantomatiche competenze. È l’uomo, anzi la “persona” a dover essere formata in ogni suo aspetto, affettivo e (anche) cognitivo. Essa sarà così il cittadino e il professionista del domani in una società in cui avrà ancora un senso parlare di futuro.

Riguardo al santo…

Don Bosco nella sua giovinezza aveva un’amicizia d’anima, Luigi Comollo, che come affermerà nelle sue Memorie: “Posso dire che da lui ho incominciato a imparare a vivere da cristiano”. Ebbene in seminario Don Bosco dopo la morte a soli 22 anni del suo giovane amico, lo vide apparire insieme ad altri 20 compagni di camera, come un rombo di tuono e sotto forma di una luce che per tre volte consecutive disse: “Bosco! Bosco! Bosco! Io sono salvo!”

Pensate che dono immenso regalò a Don Bosco il suo amico Luigi! Il segno della vera Salvezza, da portare nel cuore e da trasmettere ai suoi giovani protetti: <<Tutto passa, ciò che non è eterno è niente>>!

E che cosa è mai eterno nelle nostre misere esistenze? Certamente l’anima e Don Bosco era animato da un fuoco di carità e d’amore verso il prossimo; tutto ciò che fece per gli altri fu unicamente riflesso del suo amore verso Dio. Il suo amore verso il prossimo ebbe sempre un unico intento, salvare le anime, di cui tutto il resto fu strumento.

In un mondo in cui è molto più facile perdersi che ritrovarsi il suo esempio è davvero un faro nella notte, una speranza per tutti quelli che credono che il Signore non abbandona mai i suoi figli ed è sempre pronto a parlarci e guidarci attraverso un’anima santa che umilmente sa ascoltare e rendersi strumento di salvezza per l’umanità.

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

6 pensieri riguardo “Don Bosco «Da mihi animas, coetera tolle»”

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