Con tanti saluti ai contanti!

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Foto da Pixabay

Dal 1 luglio verrà ridotta ulteriormente la soglia dei pagamenti in contanti, portandola dai 2999,99 euro attuali ai 1999,99euro! Nel blog ho già affrontato l’argomento nei post  Contiamo il contante e Lotta al contante! Il fine di questa bella pensata, con la scusa di combattere l’evasione, è quello di spingere i cittadini verso l’utilizzo della moneta elettronica per arrivare alla sempre più completa tracciabilità di ogni nostro acquisto e movimento (bancario o reale che esso sia). Che si stia andando velocemente verso questo obiettivo lo dimostrano anche le recenti aperture del nostro premier che riguardo alla possibile riduzione dell’IVA ha affermato quanto già ipotizzato in passato da esponenti del governo come Luigi Di Maio: “La riduzione dell’Iva può avvenire per un periodo di tempo limitato e in futuro potrà essere legata al piano cashless di pagamenti con la moneta digitale”.

Pare che sta ipotesi sia già stata accantonata (non ci sono i soldi), del resto in un sistema che reperisce le risorse solo attraverso la leva fiscale, come si potranno mai davvero abbassare le tasse? A certo, dice il sapientino liBBerista, facendo pagare di più – ehm scusate – di meno, tutti! Ecco quindi spiegata l’utilità della moneta elettronica: metto una tassa sui conti correnti? Click! Sui depositi bancari superiori a xxx? Click! Recupero pendenze fiscali? Click! Ho una grande fantasia socio-tributaria? Click Click Click Click Click… Ma quanto è bella l’era diGGGitale! Si, ma chi sarà l’autore materiale degli amati click, il cittadino o lo Stato? Poco importa direi, alla bisogna si deciderà quanto necessario fare. Del resto il modello “prelievo forzoso” già attuato nel ’92 dal governo Amato è maestro in materia.

Quindi dematerializzare il denaro è la giusta soluzione per chi sa di sapere i mali della propria martoriata patria: corruZZZione, evasione e deBBito pubblico brutto! Niente più potrà essere nascosto all’occhio attento dello Stato e quindi la legalità e la giustizia trionferanno. Basta con teorie fantasiose di emissione di moneta o di titoli di stato perpetui ( Leggi QUI) per rilanciare l’economia distrutta dall’emergenza CODIV, molto meglio la spada di Damocle delle patrimoniali perenni alla bisogna del sistema finanziario.

Si ma se poi, in concreto, dopo tutti sti espropri, ehm scusate sacrifici, l’evasione continuerà ad essere un problema ripresentandosi in modi alternativi e addirittura più aggressivi, lo Stato cosa ci guadagna? Ma un cliccatore automatico salva conti in ordine naturalmente!!! Con tanti saluti ai contanti, brutti, sporchi e cattivi, portatori insani di virus e di tentazioni assai riprovevoli che è meglio evitare (come sempre lo fanno per noi).

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

8 pensieri riguardo “Con tanti saluti ai contanti!”

    1. Grazie Laura, in realtà credo che giocare a carte scoperte, come sta facendo quest’ governo su varie questioni (per esempio sulla necessità di prendere i fondi europei su pressante richiesta della Germania e paesi satelliti) sia un segno di debolezza del sistema che fino ad oggi ha imperato senza alcun freno. In Europa e più in generale nel mondo c’è questo evidente dualismo e una guerra in corso fra globalismo e democrazia: il primo vuole una società di persone divise, in guerra fra loro e perennemente sfruttate e controllate; la seconda vuole un recupero di libertà attraverso la ricostruzione dei diritti sociali, lavoro, sanità, scuola… vedremo cosa succederà

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  1. Non voglio entrare nel merito in relazione al modello economico che pervade il mondo. Su questo molto di sarebbe da dire, e qualcosa ho già detto sul mio blog, ma lo spazio di un commento non me lo permette.
    Anche sulla riduzione/eliminazione del contante ho già espresso la mia opinione (https://ilpensieroliberoblog.wordpress.com/2017/09/03/scomparira-il-denaro-contante/), ma sinteticamente posso reiterare i concetti esposti. Io credo sia un processo inarrestabile, al pari di tanti altri, ora osteggiati, ma gradualmente accettati e divenuti, col tempo, uso comune.
    Del resto nel nord Europa, quella che da noi sembra una rivoluzione, è già in atto da alcuni decenni e non c’è stato alcun bisogno di imposizioni.
    In Svezia, ad esempio, le transazioni cash sono meno del 5%. Evidentemente loro non hanno la sconsiderata paura di essere tracciati, che molti di noi paventano, forse perchè non abbiamo la coscienza del tutto pulita.
    Temiamo forse che potrebbero accorgersi che spendiamo più di quanto denunciamo al fisco, o che percepiamo in nero, affitti o compensi per prestazioni varie? Purtroppo con l’abolizione del contante questi giochini non saranno più permessi, o perlomenio saranno un pò più difficile da attuare.
    Anche chi vende droga o altre cose illegali, dovrà organizzarsi e avere un POS per accettare il pagamento con bancomat. Del pari, riciclare denato sporco non sarà più possibile perchè materialmente il denaro non ci sarà più. Il luminare che, bontà sua, ci chiede solo 200 euro per visitarci 10 minuti senza rilasciarci alcuna ricevuta, non sarà contento di essere pagato con il Bancomat, ma dovrà abbozzare. A parte questi indubbiamente scomodi inconvenienti, ci sarà poi il problema di come spendere le decine di miliardi recuperati, ma questa è un’altra storia.

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    1. Viviamo in un sistema, quello europeo in primis, ma più in generale quello della globalizzazione, in cui sono sempre di più gli stati che fanno dell’elusione fiscale un vero e proprio stile di vita, addirittura un modello di virtù! Basta pensare all’Olanda o al Lussemburgo, o all’Irlanda; alcuni di questi paesi con slogan giornalistici siamo soliti addirittura chiamare frugali. Questi andando a gamba tesa contro le stesse regole europee fanno dumping fiscale a paesi come l’Italia, drenando in modo sleale (altri termini per me più adatti te li risparmio) miliardi di euro alla fiscalità italiana. E noi abbiamo anche oggi dei rappresentanti istituzionali che invece di ribattere duramente ai premier di tali paesi, sono soliti farsi deridere e andare sempre con il cappello in mano a contrattare elemosine ed umiliazioni. In Italia le grandi aziende mettono la sede fiscale all’estero e pagano tasse infinitamente più basse. Poi ci sono i colossi tipo Amazon o quelli del web che a fronte di introiti miliardari pagano poche decine di milioni di tasse. In tutto ciò la narrazione italiana attribuirebbe tutti i mali ad alcune categorie “simbolo”: l’idraulico piuttosto che il dentista… La distruzione della domanda interna fatta a colpi di austerità è ormai un male conclamato arrivato al capolinea, la fantomatica lotta all’evasione altro non ha fatto che aumentare tale distruzione insieme alla disoccupazione e all’impoverimento collettivo. Tutti siamo tracciati,non è questo il problema. Ma continuare a guardare il dito senza vedere la luna che ci sta per cadere addosso rimane per me inspiegabile. Non esistono sti fantomatici miliardi evasi dall’idraulico a dagli autonomi, li si è raschiato anche il fondo del barile grazie agli studi di settore e alla fattura elettronica o all’aumento di tasse e balzelli asfissianti. Quello che rimane è davvero così importante da presentarlo come motivo per eliminare il contante? A me pare una motivazione risibile. Quindi a che servirebbe? Continuare sulla strada della compressione dei diritti è possibile solo se si limitano fortemente tutte le forme di libertà in cui una società civile e democratica si dovrebbe fondare. Quindi anche l’abolizione dei contanti va in questa direzione. Chiaramente come ti dicevo in un altro commento di qualche tempo fa a me non piace fare di tutta l’erba un fascio e ritengo anche in questo caso che certamente non tutti i decisori politici che spingono in questa direzione siano in malafede. Probabili vittime della stessa propaganda che da decenni ha messo noi cittadini gli uni contro gli altri, tutti ladri e tutti privilegiati, ma in realtà vittime e destinati ad un triste destino

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