Mascherina ed occhiali appannati

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Caro Stefano ma sei proprio sicuro che la mascherina non serva ad un c@zz@? No perché sono sicuro che converrai con me che se davvero non serve ad un c@zz@ allora serve a qualcos’altro (cit.). Pur con tutto il rispetto verso chi crede nel valore delle attuali regole di distanziamento, chiediamoci però quanta altra gente ama calarsi nella parte del responsabile virtuoso utilizzando poi questo modello luminoso per imporsi sugli altri con delle argomentazioni apparentemente incontestabili! Penso che molti di loro sono i primi a non credere veramente, intimamente, a ciò che con forza e aggressività gridano a gran voce. Perché in piccolo come in grande è sempre questo il vero male dell’umanità, il voler essere al di sopra degli altri e contare più degli altri. E questa situazione, costantemente e scientemente gonfiata dai media, certissimamente ha dato potere a chi ne vuole approfittare per trasformarsi in un piccolo dittatore autoritario. Hai voglia te a sperare nella democrazia…

Post di Stefano

Sono andato a Venezia, ogni tanto ci torno, è sempre bellissima e magica, anche stavolta, nonostante i passanti ed i turisti mascherati, e non per carnevale. Però, dopo una giornata intera passata camminando a piedi, la sera, sull’autobus che mi riportava a San Giuliano dove stava il mio camper, avevo bisogno di sedermi per riposare un po’. Non c’erano altri posti se non di fronte ad una signora regolarmente mascherata, sull’altro lato due ragazzi innamorati e mascherati con difronte la mia compagna mascherata anche lei. Porto la mascherina regolarmente sul naso e mi siedo a 90 gradi rispetto la signora per evitare inutili discussioni sul distanziamento, anche perché non ci sono, sui sedili, le indicazioni sul dove sedersi e dove no. Come al solito gli occhiali mi si appannano, non vedo niente né con gli occhiali né vedrei senza. Abbasso colpevolmente la mascherina appena sotto il naso giusto per spannare per vedere qualcosa e per capire se sia ora di scendere. Succede qualcosa che non mi era capitato mai. Si sa, gli occhi sono lo specchio dell’anima, ma sono anche l’unica cosa che posso vedere nel volto dell’arcigna signora. Lei, dapprima in tono didattico, ma poi in un crescendo iroso rivolgendosi a me… : «La mascherina va indossata correttamente anche sul naso…» mostrandomi con le mani la giusta posizione. L’anima della signora, lo dicono i suoi occhi, è carica di odio verso il sottoscritto. Io bofonchio a mo di scusa: «Mi si appannano gli occhiali.» Lei avanza come un carro armato con improperi che non rammento. Mi dà sui nervi ed esclamo a bassa voce: «Tanto non serve a un cazzo!». Non credo mi abbia sentito, riaggiusto nella corretta posizione la museruola e resto seduto incurante… e cieco. Passano 3 o 4 minuti e la signora inizia a parlare coi ragazzi, i quali, consenzienti, dialogano di mancanza di rispetto verso le altre persone, parlano della colpa di quelli come me per cui c’è stato il “lock down” e per cui ci sarà ancora… Io ribollivo mentre cercavo disperatamente una frase abbastanza sintetica, sarcastica e cattiva da rivolgere ai tre. Mi viene in mente di citare il: “La guerra ed i genocidi sono fatti da chi obbedisce, non certo da chi dissente!” oppure che: “La paura nasce dall’ignoranza e se voi continuate a credere acriticamente alle fandonie che vi raccontano alla TV senza informarvi su canali alternativi sarete complici della dittatura prossima ventura.” E’ incredibile come il cervello lavori velocemente in situazioni di pressione e di rabbia, mi vengono in mente altre frasi e sto per scoppiare in un sicuro litigio, ma poi il mio sguardo incrocia quello del mio amore ed i suoi occhi inequivocabilmente mi chiedono di desistere. Così faccio, mentre loro continuano imperterriti, fino alla liberatoria fermata. Scendo dall’autobus invaso da un senso di vuoto e di completa sfiducia verso il genere umano. Mi viene in mente la testimonianza degli ufficiali nazisti a Norimberga: “Obbedivo solo a degli ordini!” Mi viene in mente che quando porteranno a Bill Gates i dati percentuali di coloro che saranno disponibili a vaccinarsi, lui sorriderà compiaciuto, anzi, si sganascerà della stupidità umana. Mi vengono in mente i proprietari delle grandi holdings che compreranno per quattro spiccioli tutte le piccole attività che stanno fallendo e che falliranno, attività che poco prima facevano una giusta concorrenza a tali colossi. Mi vengono in mente i milioni di disoccupati da Covid disposti a fare qualsiasi lavoro per quattro spiccioli… mi viene in mente di scrivere questo articolo, ma non credo servirà a qualcosa.

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

38 pensieri riguardo “Mascherina ed occhiali appannati”

  1. Anch’io sono stata rimproverata da un signore, ero appena uscita dal cortile di casa e avevo ancora la mascherina sul mento, pronta a indossarla correttamente nel giro di pochi secondi. Aveva ragione, che gli si può dire? Ma ormai i nomax stanno prendendo il posto dei novax in maniera paurosa

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    1. Per me il problema si risolve andando solo oltre le contrapposizioni. L’informazione scientifica si fa con i dati e la ricerca, al momento la mascherina può essere considerata una norma igienica utile a prevenire il contagio in determinate situazioni. Farla diventare una specie di amuleto con poteri magici e divinatori non serve. Così come non servono aggressioni inutili e fuori luogo come quella che ti è capitata anche a te. La gentilezza è la migliore arma per portare il prossimo vicino alle proprie idee e soprattutto per iniziare un dialogo. L’arte del dividi et impera è invece, purtroppo, l’arma di cui hanno abusato i media creando fazioni opposte e estremismi che con il giusto equilibrio non si sarebbero mai generati

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    1. I dati se vengono riportati correttamente dai media, sono sempre preceduti da titoli allarmistici che prevalgono poi sulla realtà! Se dico per esempio “Impennata dei contagi! Mai così alti da marzo!!”, affermando poi che oggi si sono fatti oltre 150 mila tamponi con una percentuale del positivi del 4,8% mentre a marzo tale percentuale era del 30%, l’ascoltatore dovrebbe tranquillizzarsi o allarmarsi? Purtroppo si allarma, il fatto che SOLO il 4,8% dei tamponi sono positivi e una percentuale ancora più bassa ha sintomi seri dovrebbe tranquillizzarci tutti, invece i media preferiscono calzare la mano sull’aumento stratosferico dei positivi (e dei tamponi)! Se le percentuali sono queste, se come dicono in ambienti chiusi e affollati come le scuole la diffusione del virus è bassa, far mettere la mascherina all’aperto quando neanche durante il lockdown era obbligatoria serve chiaramente a qualcos’altro

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  2. La mera,cieca “obbedienza” non serve – non è mai servita – a qualificare la verità,né a trarre l’uomo, l’umano fuori dalla sua presunzione (in genere, la presunzione viene solo nascosta per una più propizia occasione di farla deflagare con tutte le conseguenze condannabili). Il chiaro ragionamento invece, è temerario, forte di una consapevolezza da far brillare come una bomba. L’argomento del tempo, l’uso invalso della tela sulle aperture respiratorie è obbligato dalla classe dirigente il Paese, pena una corposa devoluzione alle casse dello stato; sulla utilità preservativa, non c’è da fare troppa divagazione: se è vero che ogni giorno la cronaca ossequiente recensisce migliaia di contagiati, che a lume di naso non saranno tutti trasgressori e obiettori e offerenti multe, ne consegue il poco significante vantaggio di un filtro come la “mascherina”, dunque, il suo servire è poco più che pari a un tubo; dico eufemisticamente “tubo” pur conoscendo adeguatamente e abbastanza approfonditamente tutta la verbologìa triviale: perché ora, anche lasciarsi sfuggire una parola volgare vuol dire allinearsi, irreggimentarsi! E l’omologazione delle menti non è buon segno di evoluzione della specie (anche se grandemente sdoganata persino da…”autori di canzoni” (“Hai detto faccio come cazzo mi pare” è un verso “sublime” di un brano tra tanti “bei brani” che “rifulgono” per “fantasìa, creatività, eleganza”)…ciao, Roberto! I tuoi posts sono sempre ottimi! 🖐️☺️

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    1. Grazie a te Mario per l’ottimo commento. Pensa che a settembre parlando con una collega maestra mi diceva che il lato positivo delle mascherine a scuola sarebbe stato la drastica diminuzione delle influenze stagionali che falciano soprattutto i più piccoli e noi insegnanti che con loro stiamo a contatto. Proprio oggi mi diceva sconsolata che l’influenza quest’anno è già arrivata e nelle classi mancano a rotazione 3-4 alunni per una forma influenzale con mal di pancia, a volte febbre e mal di gola. Sarebbero tutti sintomi compatibili con il covid se non fosse che dopo 3 giorni di assenza quasi sempre i pediatri fanno fare i tamponi e per ora nelle nostre scuole sono stati tutti negativi. Per dire che se la mascherina non ferma la diffusione dei normali virus influenzali, perché mai dovrebbe essere utile nel fermare il terribile e contagiosissimo corona?

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  3. Siamo passati dalla mascherina che non serve a 1000 euro di multa. Al 31 gennaio il Governo aveva dichiarato la pandemia e l’Italia a rischio, e verso il 7 febbraio vennero mandate in Cina, mascherine e altri presidi sanitari per aiutare chi li produce! Poi essendo rimasti senza i medici dell’Ist,Sup,Sanità si sono sgolati in tv a dire che la mascherina non serve Ma questo oggetto, serve anche molto!
    Blocca il flugge, quelle goccioline di saliva che tutti emettiamo e che sono il veicolo indispensabile per la trasmissione di virus e batteri…Personalmente, siccome soffro di asma, cerco di non respirare col naso quando sono in presenza di altre persone, specie al chiuso,
    Buona giornata, post molto interessante!

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    1. Grazie Elisia. Soprattutto nei bambini che indossano le mascherine chirurgiche a scuola, anche se quando sono seduti possono toglierla la devono indossare quando si alzano o la vogliono tenere perché glielo dicono i genitori, dopo poco che la indossano e ci parlano si inzuppa di saliva, emana cattivo odore e diventa davvero uno strumento di tortura. Chiaramente anche per noi adulti se dobbiamo parlare a lungo accade la stessa cosa. Diciamo che mascherina e lockdown servono tanto a sopperire alle vere mancanze del nostro paese. I tagli alla sanità sono stati devastanti, fa ridere (o meglio piangere) chi invoca il MES per rimediare: abbiamo applicato l’auterità perché ce lo ha chiesto l’Europa ed ora dovremmo accettare i soldi dell’Europa per rimediare ai tagli fatti a causa dell’austerità? E i presidenti di regione che gridano di più, guarda caso, sono quelli dove le terapie intensive sono state ridotte in modo drastico. La Campania a marzo aveva 400 posti in terapia intensiva, oggi forse ne ha 500 a fronte di un’esigenza di base di almeno 1500 posti! Ecco perché c’è chi vorrebbe tanto ritornare rapidamente ad un nuovo lock down, per non doversi forse confrontare con ben altre responsabilità

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  4. Contradições humanas: por aqui, o ditador de plantão, diz para não usarmos máscaras e não cumprirmos regras de distanciamento social, pois, a Covid é uma ‘gripezinha’… Mas, que já matou mais de 150.000 mil pessoas em 8 meses…

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    1. Certamente também se tornou uma luta entre poderes políticos opostos. Mas, no entanto, você acha que é assustador que em oito meses nossos políticos não tenham feito nada além de máscaras e distanciamento. Nenhum tratamento preventivo foi feito, embora muitos medicamentos eficazes tenham sido descobertos. Mesmo aqui, a lacloroquina foi proibida! Então Estevam esses políticos não se importam com o nosso destino, mas apenas com as ordens executivas de alguns de seus mestres, com máscaras ou sem máscaras Eles sempre vencem

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  5. io non la butterei sulla dittatura ma sulla sicurezza di tutti perché si sa; fin che non capita a te/me non è successo nulla, io mi vaccinerò perché qualche hanno fa ho fatto una brutta broncopolmonite e una pleuro-pericardite tutto in due mesi e i medici non sanno da dove è arrivata. Quindi io mi vaccino come faccio da pochi anni a questa parte e non faccio felice nessuno, curo me stesso, lascio il fascismo e nazismo che nasce dall’ignoranza non dall’accettazione di poche e semplici regole e poi chi è che ha la giusta soluzione a tutto? e chi è che conosce la verità fino in fondo?

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    1. Il riferimento al vaccino fatto da Stefano è rivolto al vaccino civid tanto propagandato dallo stesso Bill Gates, addirittura in modo profetico alcuni anni fa quando era certo dell’arrivo di una pandemia. Lasciando da parte queste considerazioni spero che sulla questione si faccia chiarezza dal punto di vista medico e scientifico, perché se si afferma come ha detto recentemente Fauci e lo stesso OMS, che chi ha avuto il coronavirus non è però immune allora cade completamente l’utilità del vaccino. Quello che a me angoscia di più è l’aver cometa mente ignorato i progressi medici sulla prevenzione iniziale della malattia: nessun protocollo è stato dato ai medici di famiglia, nessun farmaco da somministrare precocemente. Addirittura la clorochina vietata, ma i terroristi del virus sempre in prima serata. Si può pretendere almeno un’informazione più equilibrata? Qualche denunciato per procurato allarme a chi già a maggio sparava numeri assurdo al solo fine di allarmare sarebbe servita

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  6. Torno all’esempio iniziale: se ti si appannano gli occhiali, e sei sull’autobus, ti alzi, ti metti in un angolo dove non rischi di respirare in faccia a nessuno, e procedi con la manovra descritta. La tua libertà di pulirti gli occhiali finisce dove comincia la mia di vivere un po’ più tranquilla, visto che sto molto attenta. Quanto alle osservazioni sulla (sintetizzo) “dittatura sanitaria che ci rende tutti schiavi, e chi ci guadagna qui e chi ci guadagna là”, consiglio un bell’incontro con qualcuno che il covid lo ha visto per davvero (che sia stato malato, o abbia avuto malata una persona cara, o medico e infermiere). Poi, dopo il racconto dei dettagli, magari si ravvede un momentino.

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    1. Rispetto al comportamento “scorretto” di Stefano mi sembra che sia lui il primo a dire di avere sbagliato. Dice anche di essersi seduto a 90 gradi rispetto alla signora per rispettare il più possibile il distanziamento. Qui con un minimo di educazione, senza bisogno di aggredire e fare paternali sul comportamento degli altri la questione si sarebbe risolta con una semplice richiesta di mettersi la mascherina correttamente. Ritengo che la salute sia una priorità e se c’è una cosa che questo virus ha evidenziato sono i tagli spaventosi alla sanità che i vari governi negli ultimi anni hanno fatto. In molte regioni è l’impossibilità di reagire a situazioni di emergenza, altrimenti controllabili che porta a provvedimenti restrittivi assurdi come la chiusura delle scuole preventiva o di attività commerciali in orari definiti.Sono Marchigiano e la mia regione insieme all’Umbria e Campania è fra quelle con meno posti in terapia intensiva rispetto al numero degli abitanti, quindi saremo fra le prime a chiudere tutto. Imposizioni dittatoriali per nascondere responsabilità politiche e personali, sono inaccettabili.

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      1. Non c’è dubbio che i tagli alla sanità oggi siano emersi in tutta la loro gravità, e non c’è dubbio che le responsabilità politiche, anche di chi governa adesso, siano forti (a cominciare dal non avere ancora chiesto i soldi del MES). Ma è altrettanto vero che il controllo della situazione dipende esclusivamente da ognuno di noi. Chi si attacca a “indicazioni confuse, contradditorie” ecc, a mio avviso non ha scuse. Anzichè attaccarsi a millemila telegiornali e trasmissioni varie che, dovremmo saperlo, non sono la fonte più certa, basterebbe rivolgersi al proprio medico. Mi sfuggono le imposizioni dittataoriali. Personalmente, da brava dittarice, ci andrei giù pesante con controlli e multe, perchè l’unico modo per farsi capire è toccare i portafogli

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  7. Io lo ripeto da mesi come un mantra: se tutti rispettassimo e avessimo rispettato le tre norme fondamentali anticovid, probabilmente oggi non ci sarebbe nemmeno un contagiato:
    1) Mantenere la distanza di sicurezza;
    2) tenere la mascherina quando si hanno dubbi sulla possibilità di mantenere la distanza di sicurezza;
    3) lavarsi sempre le mani (o igienizzarle) all’entrata e all’uscita di un locale pubblico o quando si è entrati in contatto con qualcosa che anche altri possono aver toccato.
    Non è difficile, ci si prende l’abitudine presto e, alla fine il fastidio è risibile. Purtroppo quando provo a dire a qualcuno, sia pure con molto tatto, che dovrebbe indossare la mascherina o che con la mascherina deve coprire anche il naso, in genere vengo preso a male parole ed ovviamente sono sempre io a dovermi allontanare. Il problema è tutto quì, è inutile girarci attorno. A proposito, una volta per tutte, fatevene una ragione: la terra non è piatta.

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    1. Concorderai che fra le tre cose che dici la più efficace è il distanziamento soprattutto nei luoghi chiusi. Vedi nelle scuole per esempio mascherine e disinfezione delle mani e degli ambienti è fatta in maniera maniacale ma il distanziamento 1 metro testa a testa è una cosa ridicola e permette assembramenti (classi di 24-25 alunni in circa 40metri). Dunque di che parliamo? Certo ambienti sono fonte costante di trasmissione dei virus, che come dico in un altro commento i ragazzi si trasmettono regolarmente come tutti gli anni (influenza o covid o altro)! Quindi? Chiudiamo tutto e aspettiamo che avvenga un miracolo? Oppure oltre alle cosiddette buone pratiche iniziamo a fare già ai medici di famiglia dei protocolli di cura basati sulle esperienze ospedaliere per limitare i ricoveri e normalizzare la vita della gente? Quando e se arriverà un vaccino faremo anche quello ma nel frattempo mi sembra paradossale negare ogni possibilità di cura per questa malattia che la medicina ha iniziato a conoscere ed affrontare. Se invece la discussione continuerà a rimanere su mascherine si e mascherine no mi sembra davvero che il terrapiattismo sia ben radicato fra noi

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      1. Non so dove hai letto che ai contagiati viene negata ogni possibilità di cura. A me non risulta, anzi, ho sentito che le cure possibili sono molto migliorate, tanto è vero che, a parità di ricoverati, i morti sono molto diminuiti, i ricoveri sono più brevi e i contagiati asintomatici o con pochi sintomi vengono curati a casa. Purtroppo il tasso di contagio è invece imponente ed a mio avviso è dovuto ancora alla scarsa osservanza delle tre norme fondamentali anticovid. Perciò mascherine si poichè sono l’unico nostro baluardo, specialmente quando si riscontrano difficoltà nel rispetto del distanziamento sociale. Finchè ci saranno coloro che pensano il contrario non ne usciremo e sarà solo loro la causa della rovina che si abbatterà su tutti.

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      2. Essenzialmente il mio pensiero sui positivi asintomatici, la stragrande maggioranza dei positivi attuali, lo trovi espresso qui https://www.corriere.it/cronache/20_giugno_19/coronavirus-remuzzi-nuovi-positivi-non-sono-contagiosi-stop-paura-bf24c59c-b199-11ea-842e-6a88f68d3e0a.shtml
        E se studi seri confermassero che gli asintomatici NON sono contagiosi, allora come stanno già proponendo diverse regioni sarebbe il caso di utilizzare i tamponi solo per le persone con sintomi. Riguardo alle cure, certo che ci sono, ma quando un medico di mia conoscenza mi dice che la clorochina è stata tolta dai protocolli di cura e sostituita con il cortisone, allora inizio a chiedermi perché un farmaco empiricamente efficace nelle prime fasi della malattia e conosciuto dalla medicina da sempre venga tolto di mezzo con tanta facilità.

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      3. Mi infastidisce la mania dicercare sempre il complotto anche in protocolli di cura che cambiano perchè, probabilmente, evidenze cliniche hanno suggeritto un approccio diverso. Anche la mania di improvvisarsi virilogi, immunologi e pontificare terapie senza avere nè competenza, nè conoscenza degli sviluppi che impegnano nello studio centinaia di scenziati non può trovarmi d’accordo. Studi cancellati in un solo colpo da un post di un solo medico, magari in cerca di notorietà, che contesta il lavoro di centinaia di scenziati e ripropone magari terapie abbandonate per motivi che noi non possiamo conoscere, ma che derivano sicuramente dall’esperienza sul campo e in laboratorio. Io direi di lasciar lavorare gli esperti e dedicarci a parlare di ciò che conosciamo bene perchè fa parte del nostro bagaglio culturale. Solo così potremmo avere la speranza di essere credibili.

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      4. Vedi lo studio citato nell’articolo è stato pubblicato ad ottobre su una rivista collegata a lancet, ed è uno studio scientifico con tutti i crismi. Io sinceramente non mi improvviso affatto né medico né virologo, ma come qualsiasi cittadino cerco di districarmi in una situazione che mi coinvolge per esempio andando a vedere di persona i dati pubblicati dall’ISS, basta questo per esempio per ridimensionare di molto l’allarmismo continuo e spesso ingiustificato dei media. Il discorso sui protocolli necessari da attuare sul territorio lo fanno tanti medici e proprio l’esperienza sul campo mette in difficoltà quelli che avevano iniziato a curare i propri pazienti in modo efficace ma scoprono poi di doversi attenere ad un protocollo diverso. Un’unica osservazione te la faccio, se ti definisci libero pensatore devi riconoscere questa possibilista anche a quelli che la pensano diversamente da te. Buttare tutto sul complottismo o cadere nei meccanismi del pensiero unico dominante sono forse l’unica strada? Per me sinceramente no! Soprattutto nei media assistiamo a quello che si può definire il “fascismo delle opinioni”, cioè essi prendono una notizia e attraverso pseudo-personaggi di facciata la utilizzano come un manganello per malmenare i malcapitati spettatori portando in breve tempo ad una indistinta e al contempo inattaccabile uniformità di pensiero. Ogni altra idea, che sia di buon senso o meno poco importa, è tacciata di insensatezza e complottismo. Ho chiamato il blog opinioniweb xyz perché credo che la credibilità nasce innanzitutto dal confronto fra idee spesso diverse (come stiamo facendo ora); dare spazio alla verità che non è mai così semplice come al uno vogliono farci credere. E dove non c’è possibilità di confronto perché qualcuno questa verità l’ha stabilità a priori dubito che ci sia buonafede o voglia di risolvere i problemi.

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  8. Se hai la pazienza di andare a leggere la pagina iniziale del mio blog, puoi capire meglio la mia visione del mondo. In particolare mi riconosco nelle parole di William Kingdon Clifford , l’illustre matematico e filosofo britannico. E come scrivo a chiusura della pagina, mi sforzo continuamente di seguire quei principi a valere per tutte le conoscenze che, nel corso della mia vita, mi capita di acquisire. Non so se sempre vi riesco, ma strenuamente mi sforzo di farlo.

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