Prevenire è meglio che curare?

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Quello che è ormai certo al di là di ogni ragionevole dubbio è che in questa strana neo-società del covid siamo TUTTI MALATI A PRESCINDERE!! Quindi Stefano hai purtroppo utilizzato una parola inesatta, che presto verrà cancellata dal vocabolario: SANI!!! In questa società non c’è più spazio per i sani, i cittadini avranno un patentino di sanità provvisoria e condizionata, che chiaramente non certificherà il nostro stato di salute, quanto piuttosto il nostro status di persone “responsabili”. Cittadini “di diritto” della neo-società del virus…

Post di Stefano

Certamente sì, se si tratta di mantenere in piena efficienza e in salute il nostro corpo.
Come? Con l’adottare nel proprio stile di vita una dieta equilibrata, una buona attività fisica, una buona rete di relazioni e di affetti, una soddisfacente vita sessuale, una immersione nell’ossigeno e nel sole dell’aria aperta, eccetera e con l’evitare tutti i veleni fisici e psicologici: insomma, le solite cose che conosciamo tutti.
Nonostante ciò, può capitare che il nostro corpo si ammali e, in tal caso, bisogna curarsi: oltre alla “medicina ufficiale”, sono disponibili mille altre medicine e pratiche che, per chi le ritiene valide, o al limite anche per il solo effetto placebo, funzionano altrettanto bene.
Sembra un discorso lapalissiano: chi sta male va dal dottore! Chi è malato si cura… o no?
Ma in quello che sento nei notiziari noto una inversione di logica.
Parlo della medicina ufficiale e dei suoi presidi principali, i farmaci, ovvero sostanze chimiche o biologiche che vengono fatte assumere dal medico al malato per favorirne la guarigione. Queste sostanze, in generale, vanno però a interferire sul naturale corso di auto guarigione che il corpo avrebbe adottato. In generale, il corpo di ogni malato reagisce alla malattia attraverso una serie di sintomi e di stati finalizzati a riportare equilibrio e a superare la malattia stessa. Ovviamente non metto in dubbio il fatto che il corpo possa non riuscire ad auto-guarirsi o che la reazione sintomatica possa essere essa stessa causa di morte. In ogni caso, non metto in discussione l’efficacia e l’utilità dei farmaci.
Però!
Non esistono farmaci completamente innocui, non esistono farmaci senza controindicazioni, senza effetti collaterali immediati o differiti nel tempo. Non esistono farmaci che non diano rischi di reazioni allergiche o di effetti spiacevoli in caso di assunzione contemporanea con altri farmaci o con altre sostanze. Tutto rigorosamente, credo, riportato nei “bugiardini”. In pratica TUTTI i farmaci sono dei blandi o potenti veleni da dosare con cura. È una questione di rischi e benefici che un buon medico deve valutare attentamente e che il paziente deve conoscere e deve approvare, come sancito dalla Costituzione: in sintesi, assumere veleni quando effettivamente utili o addirittura salvavita.
Ma sempre su corpi malati!
Ora, se un corpo è sano… SANO, che sta bene e che non ha sintomi o disturbi di alcun genere, perché dovrebbe assumere un farmaco? Un veleno? Per quanto testato, approvato da tutti gli Istituti Superiori e da tutte le Organizzazioni Mondiali, sempre di veleno si tratta.
Sto parlando, ovviamente, dei vaccini, importante presidio medico che “forse” ha aiutato a debellare malattie come il vaiolo o la poliomielite. Ho sentito importanti virologi ed epidemiologi asserire che ai fini della guarigione sono state più determinanti le migliorate condizioni igieniche in cui l’umanità ha iniziato a vivere dall’inizio del ‘900: abbiamo smesso di mangiare e defecare nello stesso luogo e, come diceva Grillo tanti (troppi!) anni fa: “Un idraulico ha eliminato più malattie di un medico!” Ecco, in questo caso la prevenzione è importante, ma coincide con le normali e naturali norme salutistiche, mentre, a me sembra, far assumere un farmaco a delle persone sane non è prevenzione: è business!

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

1 commento su “Prevenire è meglio che curare?”

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