Pro polis, che in greco significa davanti alla città o meglio a difesa della città! La propoli è una sostanza prodotta dalle api a difesa dell’alveare, proprio perché essa ha un’azione disinfettante e serve fra le altre cose a rivestire l’interno dell’arnia cementandola. Ma le api la utilizzano in vari modi, mescolandola al nettare e al polline o addirittura mummificando eventuali predatori entrati nell’arnia, magari uccisi dalle api ma troppo grossi per essere trasportati fuori: rivestiti di propoli essi si conserveranno senza esporre l’alveare a pericoli dovuti alla decomposizione. Quindi la propoli è certamente un potente battericida! Non è ancora chiaro come le api la estraggono, si pensa derivi dalle gemme delle piante, esistono oggi industrie che provano ad imitarne la produzione estraendo dei preparati simili al propoli dai pioppi, ma questi non saranno mai uguali all’originale. Soprattutto perché essa dipende da vari fattori, il periodo di estrazione che è prevalentemente la primavera e l’autunno e le piante presenti sul territorio. La propoli primaverile è di solito più chiara e viene mischiata con della cera, prodotta in gran quantità dalle api proprio in primavera; la propoli autunnale è più scura e forse più pura, esente da residui cerosi. Insomma La propoli è un prodotto sempre unico e inimitabile!!
La soluzione idroalcolica che ho preparato è composta per il 30% da propoli primaverile, poi c’è un 20% d’acqua e il 50% di alcool a 90 gradi. La raccolta è avvenuta per mezzo di reti plastiche poste fra il tetto di legno e l’arnia, esse hanno tanti buchini che le api tendono a propolizzare proprio perché vogliono che nulla entri nella loro casetta, né luce, né correnti d’aria, né insetti indesiderati. Quando la rete è stata completamente chiusa con la propoli l’apicoltore la toglie mettendola in surgelatore per un paio d’ore. La propoli con il caldo è appiccicosa e difficile da trattare, quindi appena tolta dal frigo quando ancora è dura va scrollata su un foglio di carta da forno e frantumata velocemente con un batticarne per poi essere messa in un recipiente di vetro con la soluzione sopra esposta fatta di acqua e alcool. Lasciata macerare per tre settimane oggi l’ho filtrata ed estratta con una siringa da 10 ml travasandola in una boccetta oscurata dotata di contagocce. Adesso è pronta per essere usata come integratore e per combattere raffreddori o mal di gola. Personalmente ne prendo 20 gocce al giorno diluite in un po’ d’acqua, ma una potente e gradita ricetta per il mal di gola può farsi sciogliendo le gocce insieme ad un cucchiaino di miele e al succo di uno spicchio di limone. Provare per credere!
Purtroppo sono allergica alle api, che per mia fortuna se non le disturbi non ti pungono, ma, a mie spese, ho scoperto di essere allergica anche a tutto ciò che producono
😔🙋♀️
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È una vera sfortuna Giovanna!
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Soprattutto pensando che vivo in campagna, a cui non potrei rinunciare, e che una semplice puntura per me è mortale. Ma le amo lo stesso, sto solo molto attenta. 😘
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Quando ho fatto il corso di apicoltura fra i relatori c’era un tecnico agrario ormai sopra i 40 figlio di apicoltore che da bambino è stato ricoverato per puntura di ape a seguito di shock anafilattico. Ci ha raccontato che ha fatto delle terapie simile alla vaccinazione in ospedale e che grazie a queste non è più allergico al veleno, oggi addirittura anche lui come il padre fa l’apicoltore anche se usa tutte le precauzioni per evitare di essere punto. Forse in alcuni casi se scoperte da piccoli certe reazioni allergiche possono essere mitigate da terapie idonee
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Ho fatto delle cure per diminuire la reazione allergica, ma ad esempio sono stata punta ben 7 volte dalle vespe. Reazione sempre più abnorme ( no scok anafilattico) morale: se mi dovesse ricapitare devo andare subito sotto flebo. 🤷♀️
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Il veleno delle vespe è diverso da quello e api ma l’istamina credo sia l’allergene che contengono entrambi e crea più problemi ha chi è sensibile
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Bell’articolo e grazie dei tuoi consigli e suggerimenti
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Il propolio lo compro in farmacia perchè non ho la possibilità di lavorarlo a casa come hai fatto tu. Eì bveramente un rimedio naturale molto efficace!
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Se ti capita di conoscere un apicoltore te la può vendere pura per pochi euro. Bastano 3 grammi per farne una boccetta da 20ml
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