La VITA si sta fermando!

Se guardate con attenzione questo grafico vi renderete conto che in Italia non nasce più nessuno, di fatto la VITA si sta fermando e con essa il futuro! Infatti più dei morti lascia allibiti il crollo delle nascite: che cosa possiamo pensare dei vari governi che nell’ultimo decennio si sono succeduti alla guida del nostro paese conseguendo questo bel risultato? Quali politiche economiche e sociali hanno portato avanti? Una devastazione sociale paragonabile solo ai danni inferti dalle guerre, per me non ci sono crisi o giustificazioni possibili di fronte a questi dati!

Ma il grafico si ferma al 31 dicembre 2019 e sappiamo tutti cosa è accaduto dopo! Dico solo una cosa: la crisi pandemica è stata gestita dalla stessa classe politica ed istituzionale che ha gestito la crisi economica nell’ultimo decennio. Siamo passati da “l’euro ci ha salvato” al “vaccino ci sta salvando”, entrambi soluzioni ideologiche destinate ad essere travolte dai fatti. Ideologie che diventano muri inattaccabili dietro ai quali stanno nascondendo le loro devastazioni. Giustificano con esse l’asservimento dei popoli, annullando però la complessità delle interazioni che avvengono all’interno delle società. Oggi è sempre più chiaro che è in gioco il futuro, ma dobbiamo iniziare a riflettere seriamente sul fatto che il pericolo vero non è il virus o la crisi che verrà. Dobbiamo restare uniti e protestare con fermezza, la lotta per la vita non può essere divisiva. Approfittiamo ora delle proteste in atto e facciamo sentire anche la nostra voce. Oppure cosa possiamo fare? Attendere fiduciosi un miracolo?La crisi finanziaria che si è sommata alla crisi sanitaria e ha avuto come rimedio ulteriori restrizioni sociali ed economiche lascia forse speranze per il futuro? Si dai ora è diverso, quelli di adesso non c’entrano, la colpa è del virus e abbiamo Draghi alla guida del governo dei migliori, di cosa mai dovremmo preoccuparci?

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

22 pensieri riguardo “La VITA si sta fermando!”

  1. dopo la pandemia, dopo la guerra, dopo i disastri causati dall’uomo (dighe che sono crollate e che hanno causato morti distruzione dei beni personali, alluvioni, l’atomica) dopo ogni tragedia la nascita demografica ha rallentato… oggi l’incertezza di un futuro sereno economicamente sicuro, la sta arrestando… ma se fossimo destinati a scomparire come genere questo sarebbe già successo basta pensare ai numeri di morti nelle nostre due guerre mondiali e in quelle sparse per il mondo oggi, no! la vita non si ferma noi umani ci estingueremo, forse, ma la vita va avanti…

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    1. Salvatore qui la curva delle nascite è un picchiata libera da oltre un decennio e se è vero che la vita non si ferma è altrettanto vero che il nostro martoriato paese è destinato a scomparire se non si fa qualcosa di concreto subito. È ora che la politica si occupi dei problemi concreti della gente, primo fra tutti il lavoro dignitoso che è collegato al futuro. Tutto qui

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      1. …non sono informato quindi non entro nel merito dei numeri però i nostri politici ci stanno riempiendo di stranieri e li naturalizzano italiani quindi abbiamo risolto il problema nascite… intanto li foraggiano con il (nostro) denaro pubblico… e chi se ne frega, sarcasticamente sia chiaro, degli italiani della nostra cultura o dei nostri dialetti se un domani verranno sostituiti da altri dialetti, culture?

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  2. Non è da oggi è nemmeno da un ventennio che la curva demografica tende ad abbassarsi pericolosamente in Italia. Periodicamente se ne parla. Poi non si fa nulla. Perché, in fondo, è una scelta fare figli. Tant’è che i figli si facevano, e tanti, anche in tempo di guerra e di fame. I figli se ne fanno tantissimi in Africa, in Asia e in Sud America. Il vero discrimine non è la politica familiare di questo ultimo quarantenni da parte dei governi di qualsiasi colore politico, bensì è dato dalla propensione della popolazione a riprodursi. E ciò è dato dalla concorrenza di più fattori: minore fertilità, minore propensione causata da motivi sociali, economici, personali, ambientali, urbanizzazione… Non certo dalle politiche governative che, come dimostrato dai cinesi, finiscono per combinare disastri in campo demografico.
    Fare figli è la cosa più naturale di questo mondo. Quando non se ne fanno è perché la natura fa sì che non se ne facciano. Tutto qui.

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    1. Al di là delle tue considerazioni che sono condivisibili il tracollo della natalità che abbiamo avuto nell’ultimo decennio è così evidente e spaventoso che faccio fatica a non collegarlo a scelte criminali politiche ben precise ed individuabili. Dire semplicemente che è frutto di un’insieme di fattori già presenti nelle nostre società a me sembra una spiegazione un po’ troppo ottimistica. In Italia è iniziata la stretta con la famigerata letterina della BCE scritta dallo stesso Draghi che fra le altre cose spingeva per la riforma delle pensioni (esattamente come sta facendo ora) e imponeva tagli lineari alla spesa pubblica chiamati dai media “austerità espansiva”. Un sistema che l’UE sta chiedendo all’Italia di ripristinare quanto prima, se ne fregano tutti delle conseguenze della crisi mai finita e della pandemia, questa a me sembra la realtà. Politiche criminali e inaccettabili

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      1. Dovrei essere un demografo, per poterti dimostrare come le curve demografiche non obbediscano a logiche politiche. Dunque non mi ci provo nemmeno. Mi limito solo a ripeterti che, una prova lampante di quanto la demografia sia altro da quel che tu sostieni in questo tuo articolo, ce l’hai in Africa: fame, guerre, devastazioni sociali ed ambientali, corruzione colpi di stato, incertezza assoluta del vivere, con un’aspettativa di vita bassissima, lontanissima da quella nostra, eppure si fanno figli su figli. L’Africa è il continente giovane per eccellenza. Dunque?
        Il nostro problema, il problema demografico italiano, è che è una società vecchia nel cervello e nell’anima. Si è rinchiusa rabbiosa e timorosa a riccio nel proprio guscio fatto di corruzione, mafia, nepotismo, clientelismo, il proprio orticello da difendere con le unghia…
        Una società tanto chiusa ed egoista come vuoi che si riproduca?
        Basta vedere tutta questa pantomima egoistica portata avanti da novax e nogreenpass: ho sentito alla radio che sabato mattina c’è stata una manifestazione contro la privatizzazione in Lombardia. I partecipanti? Qualche centinaio. Al pomeriggio i novax e i nogreenpass saranno stati svariate migliaia. Dunque ha più importanza un pezzo di carta o un vaccino, piuttosto che la sanità pubblica quale fondamento di diritto alla salute di tutti.

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      2. Per carità neanche io sono un demografo ma per me ha poco senso paragonare la situazione demografica dell’Africa con quella dell’Europa. Invece mi sembra significativo vedere le variazioni nel medio e lungo periodo e da noi sono evidenti. Ti dico la mia esperienza di insegnante. Nel mio istituto nel plesso di scuola primaria dove insegno negli ultimi 5 anni siamo passati da 11 classi alle attuali 5! Sono 26 anni che sto in questa scuola e mai è accaduto un calo del genere. Nei paesi si spinge i comuni ad attuare unioni e ridimensionamento scolastico da anni, perché sanno che il dato demografico cala vertiginosamente. Secondo te quanti soldi hanno investito per cercare di arginare la curva? Neanche il trasporto scolastico sono più in grado di garantire. Per non parlare dei mezzi pubblici, io con due figli alle superiori spendo più vedi 800€ all’anno solo per gli abbonamenti. E oggi grazie al greenpass i trasporti hanno subito un ulteriore taglio perché molti autisti dal 15 ottobre sono stati sospesi!

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      3. Fino a prova contraria, l’Africa e l’Europa sono situate sullo stesso pianeta, sono abitate dallo stesso genere umano. Hanno soltanto condizioni storiche, sociali,economiche e culturali molto diverse. Ma ciò non impedisce agli individui di accoppiarsi e riprodursi come tutti gli altri animali,seguendo modalità sostanzialmente simili.
        Ora, se in Africa, nonostante non abbiano trasporti o scuole che tali possano definirsi. E ciò nonostante non si tirano indietro dallo sfornare figli, forse una spiegazione ci sarà: istinto di sopravvivenza più marcato?
        A mio modestissimo e insignificante parere, le ragioni sono da ricercarsi proprio nella cultura che è andata affermandosi in quest’ultimo quarantennio: egoistica, consumistica, tesa all’affermazione dell’ego a discapito del sociale. In questo in Italia siamo maestri: la cosa pubblica è di chi riesce ad arraffare e gliene viene riconosciuto merito di ciò. La politica non ne è che espressione.
        Come già scritto: sabato mattina c’è stata una manifestazione contro la privatizzazione in Lombardia. I partecipanti? Qualche centinaio. Al pomeriggio i novax e i nogreenpass saranno stati svariate migliaia. Dunque ha più importanza un pezzo di carta o un vaccino, piuttosto che la sanità pubblica quale fondamento di diritto alla salute di tutti.
        Stesso dicasi per il trasporto pubblico o la scuola. Anche tu mi racconti la tua esperienza di insegnante, riguardo al taglio di classi dovuto al calo delle nascite. Io te lo posso confermare anche andando più in là nel tempo, addirittura arrivando agli anni ’80. Questo per dire che, la tendenza a fare meno figli, arriva da lontano, probabilmente dall’italia del boom economico.

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      4. Mi spiego meglio: secondo me ha senso confrontare i dati nel medio e lungo periodo all’interno di uno stesso contesto sociale. Ora nonostante la denatalità sia un male insito nelle società occidentale e . l’Italia è fra i paesi dove si fanno meno figli, se.la curva improvvisamente diventa un precipizio qualche domanda bisognerebbe porsela. Oltre ai problemi da te citati cosa è successo? E soprattutto le nostre elite cosa hanno (o NON hanno) fatto per attenuare questo disastro? Tutto qui. Ciao e buon weekend

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      5. Certo che è lecito porsi domande, non è lecito ricorrere al complottismo per darsi delle risposte che, poi, sono sotto gli occhi di tutti. Almeno di quelli che vogliono vederle ed averne consapevolezza.
        Infatti, basta guardare le condizioni pietose in cui versa la politica e la società in Italia e nell’occidente intero, per comprendere i motivi del tracollo non solo demografico italiano.
        Però, un piccolo esempio vorrei farlo: non sono pochi i datori di lavoro italiani che tendono a sbarazzarsi delle donne che dovessero rimanere incinta.
        Qualche tempo fa, leggevo che la politica demografica cinese aveva generato uno squilibrio che, tra uno o due decenni, potrebbe risultare più che drammatico. Dal momento che ha provocato uno squilibrio tra i generi: per ogni donna ci saranno almeno una decina di uomini, con tutte le conseguenze del caso.
        Un buon fine di settimana anche a te.

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  3. Comprendo lo sgomento stesso sgomento che honanch’ionper l’andamento di tutto. Quando affermi che “la crisi pandemica è stata gestita dalla stessa classe politica ed istituzionale che ha gestito la crisi economica nell’ultimo decennio” e questa la dice proprio tutta… Purtroppo noi popolo nell’essere uniti non ci credo più, ogni qualvolta che si cerca di prendere una benevola posizione contro le istituzioni, accadde sempre a torto o a ragione non voglio entrare nel merito, che s’intitola qualcuno per fare accadere del caos, e con queste situazioni oramai frequenti, il popolo non è più libero di protestare pacificamente, oramwino per un motivo o per un altro ilmpopolo non ha più nessuna voce in capitolo e mi chiedo: ma come potremmo mai essere e rimanere uniti? Buona serata!!!

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      1. …si difatti tutti governi non scelti dal popolo e mi viene da dire: alla faccia della democrazia!!! Scusa se sono polemica ma quando parlasi di governi e le varie leggi e legislature che fino ad oggi ci hanno accompagnati, non riesco a trattenermi!!! Ti chiedo scusa 😌

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  4. Aqui na América do Sul, especificamente, no Brasil, a taxa de natalidade vem caindo aos poucos e a curva deve se inverter apenas daqui a duas décadas… Não conheço a Itália e a Europa, ainda, mas, acredito que os índices daí são fruto de muitos fatores, para além de conspirações de destruição da vida humana (esta um dia acabará, é bem, provável), mas, não acredito em conspirações para tal.
    Quanto à vacina da Covid, posso estar muito enganado, mas, não me parece algo que tire nossa liberdade e/ou coloque-nos em risco. Pelo contrário, o Brasil já registra mais de 600 mil mortos pela Covid. Sem vacinas, estes números no mínimo seriam três vezes mais.
    Fraterno abraço.

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    1. Estevam aqui não estou falando de conspirações e nem vacinas, o gráfico chega em 2019! Se olharmos para a queda da taxa de natalidade, compreenderemos que na Europa e em particular na Itália foram aplicadas políticas económicas criminosas que empobreceram as pessoas e anularam a esperança para o futuro. Nossos políticos são ainda piores do que cobiçosos

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  5. Il fatto è che la vita moderna è troppo impegnativa per un uomo per avere una famiglia tradizionale con più di due figli. Almeno era per me. Ho solo un figlio e non desidero di più.
    Abbiamo bisogno -a livello globale- di una società più amichevole con i lavoratori che hanno anche una famiglia. Non è possibile attuare tali misure in un solo paese: sarebbe inutile.

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  6. .
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    L’ascesa della psicologia pop: può migliorare la tua vita o è tutto olio di serpente? (un falso?)
    https://theconversation.com/the-rise-of-pop-psychology-can-it-make-your-life-better-or-is-it-all-snake-oil-158709
    .
    Dr. Brené Brown
    https://youtu.be/gr-WvA7uFDQ
    .
    La dottoressa Brené Brown è una professoressa ricercatrice presso l’Università di Houston, Graduate College of Social Work, dove ha trascorso gli ultimi dieci anni a studiare un concetto che lei chiama Interezza, ponendo le seguenti domande:

    Come ci impegniamo nella nostra vita da un luogo di autenticità e dignità? Come coltiviamo il coraggio, la compassione e la connessione di cui abbiamo bisogno per abbracciare le nostre imperfezioni e riconoscere che siamo abbastanza, che siamo degni di amore, appartenenza e gioia?

    Brené è l’autore di “Pensavo che fossi solo io (ma non lo è): Telling the Truth About Perfectionism, Inadequacy, and Power” (2007) e dei libri di prossima uscita, “The Gifts of Imperfection” (2010) e ” Con tutto il cuore: avventure spirituali nel cadere a pezzi, crescere e trovare la gioia” (2011).
    https://youtu.be/X4Qm9cGRub0
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    ENG
    ……………
    The rise of pop-psychology: can it make your life better, or is it all snake-oil ? (a fake?)
    https://theconversation.com/the-rise-of-pop-psychology-can-it-make-your-life-better-or-is-it-all-snake-oil-158709
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    Dr. Brené Brown
    https://youtu.be/gr-WvA7uFDQ
    .
    Dr. Brené Brown is a researcher professor at the University of Houston, Graduate College of Social Work, where she has spent the past ten years studying a concept that she calls Wholeheartedness, posing the questions:

    How do we engage in our lives from a place of authenticity and worthiness? How do we cultivate the courage, compassion, and connection that we need to embrace our imperfections and to recognize that we are enough — that we are worthy of love, belonging and joy?

    Brené is the author of “I Thought It Was Just Me (but it isn’t): Telling the Truth About Perfectionism, Inadequacy, and Power” (2007) and the forthcoming books, “The Gifts of Imperfection” (2010) and “Wholehearted: Spiritual Adventures in Falling Apart, Growing Up, and Finding Joy” ( 2011).
    https://youtu.be/X4Qm9cGRub0
    .

    "Mi piace"

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    The price of invulnerability: Brené Brown at TEDhttps://youtu.be/_UoMXF73j0c
    ……. TED talk synopsis:
    In our anxious world, we often protect ourselves by closing off parts of our lives that leave us feeling most vulnerable. Yet invulnerability has a price. When we knowingly or unknowingly numb ourselves to what we sense threatens us, we sacrifice an essential tool for navigating uncertain times — joy. This talk will explore how and why fear and collective scarcity has profoundly dangerous consequences on how we live, love, parent, work and engage in relationships — and how simple acts can restore our sense of purpose and meaning.
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    Il prezzo dell’invulnerabilità: Brené Brown al TED
    ……. Sinossi del discorso TED:
    Nel nostro mondo ansioso, spesso ci proteggiamo chiudendo parti della nostra vita che ci fanno sentire più vulnerabili. Eppure l’invulnerabilità ha un prezzo. Quando ci intorpidiamo consapevolmente o inconsapevolmente a ciò che sentiamo minacciarci, sacrifichiamo uno strumento essenziale per navigare in tempi incerti: la gioia. Questo discorso esplorerà come e perché la paura e la scarsità collettiva hanno conseguenze profondamente pericolose su come viviamo, amiamo, genitori, lavoriamo e ci impegniamo nelle relazioni – e come semplici atti possono ripristinare il nostro senso di scopo e significato.
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    Relatore: La dottoressa Brené Brown è una professoressa di ricerca presso il Graduate College of Social Work dell’Università di Houston, dove ha trascorso gli ultimi 10 anni a studiare il coraggio, la vergogna e l’autenticità. Lei è la Behavioral Health Scholar-in-Residence presso il Council on Alcohol and Drugs e ha scritto diversi libri sulla sua ricerca.
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    Speaker: Dr. Brené Brown is a research professor at the University of Houston Graduate College of Social Work where she has spent the past 10 years studying courage, shame and authenticity. She is the Behavioral Health Scholar-in-Residence at the Council on Alcohol and Drugs and has written several books on her research.http://www.brenebrown.com/welcome
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