Si chiamava Gesù

Testo di Fabrizio De André

Venuto da molto lontano
A convertire bestie e gente
Non si può dire non sia servito a niente
Perché prese la terra per mano
Vestito di sabbia e di bianco
Alcuni lo dissero santo
Per altri ebbe meno virtù
Si faceva chiamare Gesù Non intendo cantare la gloria
Né invocare la grazia e il perdono
Di chi penso non fu altri che un uomo
Come Dio passato alla storia
Ma inumano è pur sempre l’amore
Di chi rantola senza rancore
Perdonando con l’ultima voce
Chi lo uccide fra le braccia di una croce E per quelli che l’ebbero odiato
Nel Getzemani pianse l’addio
Come per chi l’adorò come Dio
Che gli disse sia sempre lodato
Per chi gli portò in dono alla fine
Una lacrima o una treccia di spine
Accettando ad estremo saluto
La preghiera l’insulto e lo sputo E morì come tutti si muore
Come tutti cambiando colore
Non si può dire non sia servito a molto
Perché il male dalla terra non fu tolto Ebbe forse un pò troppe virtù
Ebbe un nome ed un volto: Gesù
Di Maria dicono fosse il figlio
Sulla croce sbiancò come un giglio

Breve commento personale

De André pare che fosse ateo, sinceramente non so se durante la sua vita avesse mai cambiato questa posizione. Però questa canzone lascia comunque spazio alla grandiosità della figura di Cristo. <<…non fu altri che uomo, come Dio passato alla storia ma inumano è pur sempre l’amore di che rantola senza rancore perdonando con l’ultima voce chi lo uccide fra le braccia di una croce>>. Inumano o divino o superiore è la grandiosità di chi perdona ciò che altrimenti sarebbe imperdonabile! Cristo che pianse per l’intera umanità un male che continua a flagellare la terra, un male che è radicato nel cuore dell’uomo. Ma far spazio all’amore è diventato possibile attraverso un Dio che è nato nel mondo per convertire il cuore di tutti. Questa è la porta che Cristo ha aperto nella storia e che nessun male potrà mai richiudere.

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

16 pensieri riguardo “Si chiamava Gesù”

  1. Nessuno può immaginare come sia “valutato” “oltre la volta”, un uomo – una donna ovvero un’ entità; già il citato nazareno disse che ladri e puttane avrebbero preceduto in un bel posto, altri più quotati. Certo, non si deve barare su questa “promessa” lasciandosi andare a scorrerie e altri sudiciumi, con l’intento che “tanto, comunque vada, c’è la risorsa del whitepass” : è una furbata indigesta non solo qui, nella presente vita ma sicuramente pure “altrove”. 🖐️😄

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      1. Si, Roberto, capisco quel che intendi; però CHI non può “scegliere” ? Il Libero Arbitrio è dato proprio dal Creatore all’umano; egli dunque, può soggiacere o sottrarsi al Male (del resto, qual è l’esempio di Gesù quando non ha “dato retta” all’avversario?) “Non ci induca la tentazione” penso sia la traduzione più consona in quel passo della preghiera detta e data dal Cristo in un suo insegnamento ai seguaci. Gli umani hanno poi coniato liberatoeie del tipo “lo spirito è forte ma la carne è debole”: ma è letteratura che non venne da Dio. È un piacere leggerti! Ciao🖐️😊

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      2. In effetti la rinuncia a scegliere, cioè ad essere liberi e di conseguenza abbandonarsi al male, sono frutto del libero arbitrio. C’è chi accetta di vivere in un contesto di pseudo- normalità e si fa assorbire totalmente da questo, altri che “peccano” e si allontanano dalla cosiddetta normalità e danno scandalo al sistema. Ebbene sono questi i ribelli che piacciono a Dio, quelli che non possono scegliere perché la scelta per loro sarebbe sottomissione, quelli che fanno il male e si fanno del male perché tormentati da un Dio così difficile da vedere nel mondo! Basta guardare alla situazione che stiamo vivendo nei nostri tempi: quanti di noi sono disposti a ribellarsi e rinnegare il sistema che ci stritola? Dobbiamo essere disposti a tutto per non rimanere schiavi del mondo, diventare cattivi, violenti, ribelli radicali, eppure il male che ci fanno è preferibile alla libertà. Ma c’è chi non può scegliere la sottomissione, si ribella e vaga nel peccato …forse per loro ci sarà una luce di speranza. Scusa nel divagazioni e risposte confuse, ma ti assicuro che il piacere nel nostro parlare è reciproco

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