
Post di Stefano
Menzogne, continue e reiterate menzogne, quelle raccontate di continuo da chi detiene il potere e controlla l’informazione massiva. Di solito, però, un attento osservatore dei fatti, provvisto di una discreta familiarità con la logica e di una disincantata sfiducia verso il mainstream, riesce sempre a trovare almeno un fatto, all’interno di una narrazione menzognera, che risulta, al di là di ogni ragionevole dubbio, falso.
Una pistola fumante. Posso citare l’esempio dei DUE aerei che abbattono TRE grattacieli l’11 settembre del 2001; oppure quello dei “presunti” astronauti sulla Luna che rispondono all’istante alle domande fatte da terra quando, alla velocità della luce, il messaggio impiega 2 secondi e mezzo a percorrere la distanza Terra-Luna e viceversa; oppure quello di John Kennedy, ucciso da un cecchino singolo con tre pallottole provenienti da direzioni diverse, eccetera. In ogni fatto epocale, destinato a modificare radicalmente l’assetto della società, all’interno della narrazione ufficiale vi è sempre una “bugia” più grossa delle altre che un attento e disincantato osservatore può rilevare. Nella narrazione della psico-pandeminchia di assurdità ne vengono raccontate a bizzeffe, provvedimenti restrittivi delle libertà fondamentali che non hanno alcuna attinenza con la profilassi sanitaria palesemente in linea, invece, con il tentativo, purtroppo riuscito nella maggioranza dei casi, di abituare il popolo al nuovo totalitarismo reso possibile dalle tecnologie informatiche. Ora credo di aver individuato la pistola fumante di questa narrazione. Quando, da giovane, ero donatore di sangue, ricordo che era sempre indispensabile analizzare il mio sangue donato per scongiurare il pericolo di infezione da HIV (l’AIDS), virus molto meno contagioso dell’attuale corona virus. Quello si trasmetteva solo per contatto di sangue o sessuale, questo addirittura per contatto aereo. Bene, in questo assurdo momento è possibile per i non dotati di marchio verde, ritenuti secondo la LORO narrazione potenzialmente infettivi, donare il sangue. Salvo che, e questa è la parte comica, dover poi consumare fuori il ristoro, la colazione da sempre generosamente offerta dall’AVIS. Va da sé che il marchio verde NON serve a difendere la popolazione dal contagio, ma ha altri scopi. Questa, a mio avviso, è una delle più palesi Pistole Fumanti.
Acompanhando-o curiosamente…
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nn concordo
se la diffusione non si trasmette con il sangue e il sangue è sano (faranno controlli no?) perke nn donarlo?
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Se la malattia è in atto al momento del prelievo è probabile che in caso di trasfusione il virus si trasmette. Infatti anche se non serve il greenpass il donatore deve dichiarare se ha febbre, ha avuto contatti con malati covid ecc. ecc. ecc. in tal caso il prelievo non viene svolto
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appunto
quindi il sangue viene verificato in ogni caso; non vedo il dramma o la contraddizione
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Nessun dramma, semplicemente si certifica che il greenpass non serve a nient’altro che ha spingere la gente a vaccinarsi a forza perché dove prevale l’interesse pubblico, come per le donazioni, esso non viene imposto. Per me il vero problema è il greenpass, uno strumento vergognosamente discriminatorio e pericoloso dal punto di vista sanitario visto che la “patente di circolare” senza infettare non la garantisce
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ma perke nn farselo?
dico sempre, se vogliono infettarci o ucciderci ci sono modi più facili che con un vaccino; e se funziona, perke nn diminuire la probabilità di finire intubati?
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Sinceramente la problematica vera per me non è il vaccino, ma l’introduzione di strumenti di controllo come il greenpass. Se lo stato vuole imporre il vaccino introduca un vero obbligo togliendo il consenso informato e assumendosene le responsabilità. Altrimenti è chiaro che il fine non è la salute ma altro. Non entro poi nel merito della questione vaccino si o vaccino no, perché è lunga e complicata. Dire però che c’è un epidemia di novax mi sembra un dato assolutamente falsato e fuori dalla realtà
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