
Dicono che la sesta serie di sanzioni da applicare alla Russia, consistente nel blocco import del greggio e poi di prodotti raffinati, andrà in vigore fra 6 mesi. Il che significa che se queste vengono fatte per “vincere la guerra” la UE non ha fretta alcuna, anzi avanza con flemma assoluta.
Oppure se applichiamo la logica di Pippo, noto personaggio disneyano, potremmo dire che una discesa quando viene vista dal basso assomiglia tanto ad una salita. Idem le sanzioni alla Russia, viste dall’UE o ancora meglio dall’Italia draghiana, assomigliano tanto a delle sonore batoste inflitte con la massima forza e con gusto sadico sulla testa di noi poveri cittadini!
L’Italia in questo momento ha ottenuto il bel risultato di distruggere l’export e incrementare ai massimi storici le importazioni dalla Russia, con grande soddisfazione di Putin che si frega le mani.
Se poi si volge lo sguardo un po’ più indietro è facile accorgersi che quest’impennata dei prezzi è iniziata ben prima dell’inizio della guerra fra Russia e Ucraina, addirittura durante l’estate 2021!
Quindi è la guerra o è la folle agenda eco-illogica europea? Quanto fa comodo la cortina fumogena della guerra per nascondere le vere intenzioni che mirano all’attuazione immediata del Green Deal europeo senza riflettere minimamente sulle disastrose conseguenze economiche e sociali?
Possiamo star certi. Si, possiamo stare certi che le gradi aziende, i padroni, saranno felici e metteranno subito le mani avanti affermando l’assoluta necessità delle sanzioni alla Russia e l’altrettanto assoluta e irremovibile necessità di lasciare i salari dei lavoratori invariati o meglio ancora tagliati su misura delle loro necessità. Poi agli aumenti insostenibili che distruggono il reddito delle famiglie ci penserà il solito “bonus” e tutti torneranno magicamente felici e contenti.

Felici con il bonus miserabile e altrettanto felici per il compenso mensile di 300 euro a ogni uvraino che ne faccia richiesta. Il popolo italiano ormai non ha più un cervello.
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E chi non è felice della situazione preferisce non parlarne perché tanto non serve a niente ecc. ecc. ecc.
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che pensino a fare cose eco è meglio
meglio crollare l’economia oggi che un milione di persone per fame domani
anche se siamo in sovraffollamento
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Purtroppo salvo miracoli la fame la faremo noi e i poveri saranno ben poi di un milione. Gli idrocarburi sono proletari e stanno facendo do tutto per creare u.a società elitaria senza spazi per nessuno
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Come una volta
Si sa che l’umanità è ciclica niente di nuovo
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Parlare di eco e sovraffollamento, in un pianeta popolato solo al 30% e con l’Antartide più fredda degli ultimi anni (tanto per rispondere al presunto surriscaldamento globale), significa credere all’uomo sulla Luna negli anni ’60 e agli asini che volano.
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Si purtroppo quello che i media veicolano come verità é quasi sempre propaganda. Il problema non é tanto il fatto che la gente non capisce quanto piuttosto che non vuole capire.
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