Un’ottima maestra di storia – parte 2

Ecco la seconda ed ultima parte dell’articolo ironico-fantastico-tragico scritto da Stefano. Qui la prima parte https://opinioniweb.blog/2023/02/11/unottima-maestra-di-storia/?preview=true

Seconda ed ultima parte.

Anna rincalza: «Pensa, sono state chiuse certe zone della città ed altre no… capita che da un lato della strada è permesso camminare e dall’altro no.»

«Ma quando finisce ‘sta follia? Come ha fatto la gente ad accettare tutto questo?»

Fausto fa notare che intanto era nato un dissenso di minoranza, ma nella TV generalista i dissidenti venivano trattati da idioti o da criminali.  

«Ah, meno male che qualcuno ha mantenuto il senno.» Esclamo consolato.

Intanto il cartone era finito nella sua prima puntata ed annunciava, per l’indomani, la seconda ed ultima che trattava la questione del vaccino.

L’indomani torno a casa un po’ di fretta per cercare di vedere il cartone insieme a Fausto, ma sulla soglia Anna mi chiede di andare a fare la spesa con lei.

«Dai, ti prego voglio vedere il cartone storico, ma perché non ti fai portare a casa la spesa dal Drone?»

«Lo saprai che a me piace controllare quello che compro: l’ultima volta tutta la frutta faceva schifo!»

Io annaspo e per guadagnare tempo chiedo al figlio di raccontarmi quello che era successo nel frattempo.

«Boh, io non ci capisco molto e, anzi, speravo me lo potessi spiegare tu.»

«Cioè?»

«Ci sono stati grandi annunci e dall’inizio del 2021 si comincia a vaccinare la gente.»

«Ma come è possibile? Neanche con la tecnologia attuale si riesce a testare un vaccino in così poco tempo.»

«Effettivamente nel cartone si dice che non è veramente un vaccino, è una nuova tecnica al MRNA, poi nel foglietto illustrativo c’è scritto che è un farmaco sperimentale, ma viene reso subito obbligatorio per i sanitari, poi per gli insegnanti.»

Anna ed io restiamo a bocca aperta, io esordisco: «Come obbligatorio? No, questo non è possibile, la storia la conosco anch’io: più di ottant’anni prima di questo periodo, nella Germania nazista erano stati fatti esperimenti su cavie umane, per questo alla fine della seconda guerra mondiale e dopo il processo per i crimini di guerra è stato stabilito che il corpo umano è inviolabile. Questa legislazione vige tutt’ora in tutto il mondo!»

«Infatti dice che ognuno era costretto a firmare un consenso, molto poco informato, per cui lo Stato e le Ditte Farmaceutiche declinavano ogni responsabilità. E’ contraddittorio: obbligatorio, ma consensuale.»

Prima speravo di divertirmi ancora come ieri, ma la piega che prende si fa molto seria, Anna si lascia convincere ad andare a far compere l’indomani, insieme ci mettiamo seduti ad assistere. Le sorprese arrivano e sono sempre più tragiche.

«Ma è pazzesco! Dopo meno di due mesi fanno fare la seconda dose dello stesso vaccino, ma è semplice: vuol dire che non funziona!»

Anna mi corregge: «Non è un vaccino.»

«Ah già, è vero, però in TV e nei giornali continuano a ripetere quella parola.»

«Guarda, ci sono filmati di persone che mostrano come nella zona del braccio in cui è avvenuta l’inoculazione rimangono attaccati oggetti metallici, come avviene con una calamita: cosa c’era in quel siero?»

Io sono attonito, non riesco più a spiccicare parole, lei invece infierisce: «Adesso addirittura si sono inventati una specie di documento, lo chiamano “Green Pass” senza il quale non si può fare niente, neanche lavorare. Si ottiene o col “vaccino” in tutte le sue dosi, che intanto sono arrivate a tre, o con un esame particolarmente fastidioso, a volte doloroso.»

Mi viene da piangere quando scopro che molti dissidenti, pur di non farsi inoculare, hanno rinunciato per mesi al proprio stipendio, ma mi trattengo di fronte a Fausto, riesco solo a dire: «È  stato un nuovo fascismo.»

Lei annuisce gravemente.

Fausto interviene: «Che cos’è il fascismo?»

Mi arrabbio: «Ma che cosa studiate a scuola?»

Lui arrossisce: «Ah sì, le dittature del ‘900…»

«Evidentemente ogni tanto ci riprovano, povera gente.»

Anna riprende: «Guardate, quel farmaco ha provocato un numero enorme di reazioni avverse, tantissimi morti, molti di più della epidemia stessa, ma le autorità hanno continuato a negare tutto, anche l’evidenza.»

Il cartone finisce con un messaggio di speranza: quel tipo di terapia venne abbandonato per sempre e le case farmaceutiche vennero condannate e multate fortemente.

Fatico a riprendermi dallo shock: «Non vedo l’ora di conoscere la tua maestra di storia, ai prossimi colloqui verrò a congratularmi con lei. Sono ancora incredulo che un episodio storico del genere venga passato in sordina, ma fortunatamente ci sono ancora insegnanti come la tua!»

Autore: opinioniweb - Roberto Nicolini

Sono un insegnante di religione di scuola primaria dal 1996. Nonostante tutto il dato di "fede" non ha mai prevalso sulla ricerca della verità. Del resto è l'unica cosa che al di là dei limiti oggettivi della nostra vita ci rende effettivamente liberi e quindi ci avvicina a Dio, in qualunque modo Esso si manifesti!

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