
Tranqui, dice che è na roba piccola! Chi? Ma i liBBeristi che so esperti!!!
È fallita Silicon Valley bank, la 16° banca più grande degli USA. Nell’arco di 24 ore i correntisti hanno prelevato 42 miliardi: un vero e proprio Bank Run che ha lasciato liquidità negativa per un miliardo. Non resta che aspettare per vedere quale sarà la prossima.
Era il 2018 quando si vedeva con chiarezza che le fondamenta del sistema finanziario globale erano costruite sulla sabbia-> https://opinioniweb.blog/2018/02/09/i-castelli-di-sabbia-della-finanza/
Aggiornamento ->

delle migliori banche d’America per il quinto anno consecutivo e di essere stato anche nominato nell’elenco inaugurale di Financial All-Stars della pubblicazione.
Tweet del 6 marzo 2023
Da un lato capisco anche il non voler drammatizzare, nella finanza non può portare a nulla di buono
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Certo il problema è che qui se si utilizza il fondo federale significa che sono stati messi a rischio i conti correnti della gente e per arrivare a ciò di polvere sotto il tappeto per non fare scoprire la crisi della banca ne è stata messa tanta e tanta dovrà ancora uscire. Le banche esplodono quando l’economia reale è in crisi e la crisi riguarda sempre il lavoro, sempre più precario e sottopagato.
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Questo è vero
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Dicono che è dipeso dai sette rialzi consecutivi dei tassi interessi. Fino a qualche mese fa era considerata una tra le banche più sicure.
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Nel 2008 la Lehman fallì per la questione dei mutui subprime. Quando aumenti i tassi d’interesse per curare un’inflazione causata da rialzi energetici e guerra in realtà fai aumentare i tassi a chi ha prestiti che diventano inesigibili. Quindi se non si torna a gestire l’economia reale, fatta di gente che ha bisogno di lavoro stabile e stipendi decenti non ci sarà mai niente di sicuro. Ma con le persone senza scrupoli a gestire le banche centrali – che dovrebbero essere tutte in mano ai governi altro che indipendenti – di speranza ce ne è poca
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Concordo in pieno con quello che dici
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Ormai la finanza ha preso una deriva assurda e, a quanto pare, inesorabile, se nemmeno l’evidenza dei suoi fallimenti incoraggiano quel mondo a rimettersi in riga.
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Marisa qui il capitalismo finanziario ha creato un sistema basato sui debiti: si precarizzamo i lavoratori e si concedono loro prestiti per creare un falso benessere. Poi quando scoppia la bolla si generano varie forme di bail in , cioè espropri legalizzati: obbligazionisti, azionisti, correntisti, detentori di mutui e gli stessi stati che drenano risorse pubbliche per risanare banche private. In questo disastro i ricchi finanzieri hanno sempre tutte le tutele con speculazioni garantite e lauti guadagni. Sto bel gioco è stato inaugurato in UE e soprattutto in Italia con il governo Monti, che ha imposto austerità e riforme folli per ripianare le speculazioni delle banche francesi e tedesche fortemente esposte con prestiti senza garanzie nei confronti dei cittadini greci. Prestarono soldi a tasso d’interesse elevati perché sapevano che se arrivava la crisi il fondo salva stati (salva banche private) le avrebbe tutelate. Così fu, l’Italia verso’ 60 miliardi per garantire le speculazioni degli altri e in cambio ricevemmo riforma delle pensioni, tagli alla sanità, aumento delle tasse, recessione, perdita di posti di lavoro, precarizzazione… E da allora il sistema va avanti indisturbato, ci dicono che è il debito pubblico il male, il debito privato invece è un bene per chi detiene il capitale
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