
Nel rapporto trinitario Dio va oltre sé stesso generando la creazione. Di quest’atto d’amore incessante e continuo, l’uomo né è l’oggetto contingente ma necessario! Perché l’amore non ha altre logiche che l’amore stesso! È vero, siamo aperti alla percezione dell’infinito, all’idea di perfezione, al concetto di Dio vivente. Egli è in noi e infinitamente oltre. Mistero, mistero profondo, eppure… niente è più intimo di Dio.
Sero te amavi, pulchritudo tam antiqua et tam nova. Sero te amavi! Et ecce intus eras et ego foris, et ibi te quaerebam et in ista formosa, quae fecisti, deformis irruebam.
Tardi ti amai, Bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai! Sì, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo; deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. (Sant’ Agostino Confess. 10, 27, 38)
Estes versos/oração de Agostinho são deveras profundos.
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