
Post di Stefano
L’ invenzione, lo studio, la progettazione e la realizzazione di nuove armi sempre più potenti, insidiose e subdole, sempre più invincibili e indifendibili… hanno caratterizzato tutta la storia dell’umanità, tranne che nei suoi albori.
Fondamentalmente usate per difendere un privilegio acquisito o per ottenerne di nuovi, sono scagliate contro chi viene percepito come nemico o parte da sottomettere, allo scopo di consolidare od ampliare il potere.
Questa brutta abitudine umana scaturisce dall’invenzione del concetto di “proprietà privata” che deriva a sua volta dall’invenzione dell’agricoltura e dalla necessità, quindi, di difendere il frutto del proprio lavoro. Attualmente le armi si dividono in “Convenzionali”, usabili ad azione limitata nella zona di utilizzo e con effetti contenuti nel tempo, e “Di Distruzione di Massa”, generalmente non usabili secondo le convenzioni internazionali perché porterebbero rapidamente ad una escalation tale da poter provocare la fine del genere umano e forse dell’intera vita del pianeta.
Da tener presente, però, che nella mentalità dei militari e delle “intelligences”, molto poco intelligenti, c’è un totale disinteresse riguardo alle sorti del nemico, purché si possa sopravvivere e vincere. Lo dimostra il fatto che qualunque arma inventata è stata poi usata e purtroppo È usata, ma questo lo approfondiremo dopo.
Normalmente si pensa alla “bomba atomica”, ma non è l’unica. La prima arma di distruzione di massa è stata quella chimica, utilizzata nella prima guerra mondiale finché non ci si accorse che il vento, portando indietro i gas letali, provocava la morte dello stesso gassificatore.
Poi è arrivato il turno dell’arma nucleare che ha sancito, più che la fine della seconda guerra mondiale, l’inizio della guerra fredda. Anche questa, con il suo bagaglio di radioattività che passeggia per il mondo, non è da usare.
Ci sono certo altre armi di distruzione di massa, soprattutto dei cervelli: una certa cultura, una certa scuola, un certo cinema, una certa arte, la pubblicità… ora i social media e gli smartphone, ma vorrei concentrarmi sulle armi propriamente dette, quelle che uccidono. Le ultime nell’ordine sono quelle biologiche e quelle climatiche.
Per quelle pandemiche siamo sempre lì, c’è sempre il rischio che l’uso dell’arma si ritorca contro l’aggressore, lo abbiamo visto con il Covid: virus artificiale che ha infettato tutto il mondo. Probabilmente però la vera arma di questa nuova guerra non è il virus bensì la sua pseudo-cura: fantasia ed intelligenza diabolica non mancano mai. Bisogna poi considerare chi sia il nemico. Se per una certa élite Malthusiana il nemico è l’intera umanità, va benissimo una bella pandemia e la successiva campagna pseudo-vaccinale. Oppure, visto il proliferare dei bio-laboratori, magari si sta cercando un bel patogeno “settoriale”, che ne so: contro i Cinesi, contro i “negri”, contro i Russi… contro gli eterosessuali… Sarebbe un bel vantaggio no?
Resta infine l’arma climatica, quella sì che si può ancora usare! Chi potrebbe accusare il Pentagono se l’Iran resta senza acqua? La mia è solo una ipotesi eh… anche se il cielo a strisce, a quadretti o lattiginoso, basta alzare il naso e lo si vede… Niente di nuovo sotto il sole, quelle rare volte che ancora c’è.
Le Armi sono il corpo del reato che può perdonare soltanto Dio
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È così Joesephin, ti auguro una buona Pasqua
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E, ver, assistir, ouvir, pseudo-cristãos a defender o armamento das pessoas, em geral, para defenfer uma pseudo-liberdade, uma pseudo-democracia, é ainda mais assustador. É o ‘bem’, a defender o “mal”?
Feliz Páscoa, Roberto.
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Verdade Estevam, obrigado e feliz páscoa para você e sua família
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