Immutabile presenza

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* Morte del Sole, della Luna, e caduta delle stelle (Cristoforo de Predis, XV secolo) Fonte Wikipedia

Filosofia

significa cercare tremanti

la Verità delle cose

al di là delle illusioni

che costituiscono certezze

oltre il divenire, apparenza invalicabile

ma anche ingiustizia di ideali vivi.

Presente attuale della coscienza

mia coscienza d’individuo unico, irripetibile,

nel dubbio e nella certezza.

Ciò che cerco mi costituisce già adesso,

oltre il tempo nell’immutabile divinità:

Padre di ogni Io,

Madre nel bisogno,

Figlio che è fratello di ogni essere

nel dolore e nella mancanza

speranza irrinunciabile che sia Amore.

Come potrei parlare di Te se non ti conoscessi?

Nei recessi più profondi del mio essere

ho sentito la tua voce valicare il nulla

per far coincidere ogni istante nell’Eternità.

Hai placato il vento che soffiava sui miei anni,

che alzava la polvere davanti agli occhi

e lasciava i ricordi alle spalle

come foglie secche ormai cadute.

Ancora miriadi di strade dovrò percorrere

per arrivare di nuovo a Te,

per colmare la mia infinità alla ricerca di Dio.

 

  • se concepiamo il caos come causa prima anche la grandezza della natura è destinata a soccombere sotto i colpi inesorabili del divenire!

 

Nulla sarebbe più!… Oltre la volontà di dominio ipertecnologico

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William Turner, Tempesta di neve: battello a vapore al largo di Harbour’s Mouth (1842)

Un sole caldo, luminoso, sereno,

d’improvviso questa mattina

è scomparso oscurato dalle nubi.

Un vento impetuoso,

tempesta terribile, uragano immane,

ha iniziato a spazzare,

distruggere ogni cosa sul suo cammino.

Nulla può resistere alla sua forza:

né alberi, né palazzi, né montagne eterne:

lo stesso oceano sembra straripare

incombendo sul tutto.

Ma il deserto non è ancora:

una luce fioca, all’apparenza un nulla…

Continua a devastare impietosa

la tempesta,

per giorni e notti senza fine.

Ma una luce fioca, all’apparenza un nulla

è ancora accesa, nella sua infinita umiltà

di fronte all’oscena catastrofe.

Eppure nell’impotenza estrema,

senza imporsi,

è ancora lì , ad indicarci una meta nel buio.

Mistero inesplicabile,

forza inesauribile

ma minima incombenza

di fronte al Nulla che avanza.

La tempesta è finita,

le nubi sono diradate

è incredibilmente riapparso il sole

caldo, luminoso, sereno.

Una cosa è certa:

senza quella luce, all’apparenza fioca,

nulla sarebbe più.

 

Si tratta di un’esperienza interiore, una ricerca per arrivare a Dio o chi per Lui voglia Essere e imporsi, senza che siamo noi a chiuderlo in una scatola, preconfezionando saccenti il proprio Dio ideale! Rinunciare alla propria natura, andare oltre, prevaricare i propri limiti sembra essere costitutivo del nostro essere uomini, perlomeno nel contesto attuale del pensiero occidentale! Ne parlavo con Ivano nei commenti di un suo splendido articolo INCANTESIMI CINEMUSICALI 8: ORGANIC E PROPHECIES. Grazie a lui mi sono ricordato di questa vecchia poesia dove sperimentavo una PRESENZA nella MANCANZA ASSOLUTA di Dio, un Dio che abbiamo cancellato dalle coscienze pur essendo sempre presente nel vocabolario e nelle parole dei nostri rappresentanti politici o religiosi. Parole – appunto – niente altro che parole vuote, in totale continuità col sistema degradato e degradante istituito dal dominio tecnocratico!

La filosofia moderna nel mettere in discussione Dio-l’Essere-l’Eterno ha assolutizzato il divenire. Lo strumento di fronte al quale ogni speranza crolla è la tecnica, che illumina ogni mistero e ci porta di fronte al baratro del nulla. Se infatti grazie alla tecnica non c’è niente che l’uomo non possa o non sappia indagare e/o dominare, allora non rimane alcuno spazio per Dio. Tanto più avanzeremo verso il paradiso della tecnica tanto più la vita perderà il suo senso più profondo perdendo il contatto con la Terra e con la creazione. Ma tutto ciò lo potete leggere e capire  al meglio nell’articolo di Ivano cliccando sul link sopra.

 

Fratelli nella notte

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Poesie di Lorenzo

Fili invisibili

dorati

vincoli

di anime nel dormiveglia

della grande notte.

Assetate,

come cuccioli ciechi

avvinti

al profumo delle mammelle

di una Segreta Madre.

Naufraghi dispersi

nelle tenebre

di un mare indomito.

Uniti

da un miraggio d’Amore:

tenue e potente speranza.

In attesa,

con cuore d’infanzia,

dei primi raggi del giorno.

Vaccinismo e “controllo sociale”

vaccini
Con il decreto legge di maggio 2017 i vaccini obbligatori passano dai 4 messi in tabella a 12: anti-pertosse;
anti Haemophilusinfluenzae tipo B;
anti-meningococcica B;
anti-meningococcica C;
anti-morbillo;
anti-rosolia;
anti-parotite;
anti-varicella

La questione “vaccini” rientra a mio parere nell’ottica di “controllo sociale” imposta dal sistema dominante: decidere ogni aspetto della nostra vita per via normativa-coercitiva, senza esclusione alcuna. L’anti-Stato in nome di un bene (COMUNE?) superiore deve sapere tutto di noi cittadini e pilotare le nostre scelte a partire dall’imprinting biologico delle cellule programmando, di fatto, il nostro sistema immunitario,  fino a mettere le mani nei nostri conti in banca senza più barriera alcuna LEGGI QUI!  

Stritolati dagli ingranaggi della super NAZIONE europea a trazione tedesca (comunemente chiamata UNIONE EUROPEA), saremo sempre più soggetti al CONTROLLO, tanto più peggioreranno le nostre condizioni sociali: ribellarsi sarà inevitabile, ma liberarsi da abitudini schiavizzati precostituite richiederà tempo e sforzi immani. Come una droga siamo sempre più in balia del controllo sociale via norme coercitive che la propaganda le presenta come condivisibili e benefiche. Il dubbio viene subito bollato come eresia e i più se lo tengono per sé senza batter ciglio, relegandolo in angoli ben nascosti della propria mente! Guai a mettere in discussione i MANTRA della propaganda!!!

In questo contesto di logica irrazionale e anti-sociale, relativamente alla questione vaccini, pubblico l’articolo che mi ha inviato il mio amico Stefano: è una lettura interessante che condivido, ma riferendomi a quanto ho detto sopra ha l’unico limite della razionalità e del buon senso, merci sempre più rare nella società dove ci troviamo a vivere. Se infatti tali merci (razionalità e buon senso) ci fossero, la questione sull’obbligo coercitivo delle vaccinazioni non si sarebbe mai aperta! Buona lettura.

VACCINI?

Ho studiato un po’ la questione vaccini ed ora cercherò di fare una sintesi premettendo che si tratta di una mia opinione.

I vaccini sono un presidio medico importantissimo che ha permesso di debellare malattie infettive pericolosissime come, per esempio, il vaiolo o la poliomielite.

Per cui sono un aiuto ed un rimedio IRRINUNCIABILE!

Nonostante questo sono dei farmaci e come tali NON SONO INNOCUI, nessun farmaco lo è. I vaccini in particolare agiscono sul sistema immunitario, per cui, la loro potenziale pericolosità è moltiplicata, data la delicatezza e l’importanza di tale sistema.

Per cui la somministrazione di tali presidi deve essere effettuata solo in caso di effettiva necessità ed in ogni caso quando i benefici statistici superano gli eventuali danni statistici. Non è giustificabile, quindi, la somministrazione generalizzata, quando le malattie combattute non sono mortali o invalidanti se non a seguito di complicazioni non strettamente inerenti la malattia stessa, esempio: influenza, morbillo od altre malattie esantematiche. E’ inoltre illogico vaccinare per malattie la cui diffusione avviene con modalità diverse ai comportamenti degli individui sottoposti. Ad esempio l’epatite B nei bambini, le cui modalità di contagio sono le stesse dell’AIDS.

Dopodiché ci sono da fare, secondo me, cinque precisazioni.

  1. Qualsiasi soluzione iniettabile deve essere, per prassi ed obbligo medico, assolutamente pulita e priva di sostanze minerali od organiche estranee. Gli attuali vaccini in commercio, al 100%, non sono puliti. (per approfondimenti LEGGI QUI)

  2. Data l’importanza che c’è nell’effettuare una scelta vaccinale, è essenziale che i vaccini possano essere in confezione unica. Attualmente non è possibile reperire in commercio tali confezioni per cui per potersi vaccinare per una malattia ci si trova costretti a farlo per più ceppi.

  3. Ogni individuo potrebbe avere delle immunità congenite o acquisite che potrebbero rendere inutile o dannosa la somministrazione, altresì allergie verso i singoli componenti delle soluzioni iniettabili che andrebbero verificate. Tali controlli non vengono effettuati.

  4. Ogni vaccino sottopone il sistema immunitario ad uno stress notevole per cui è assolutamente privo di logica e lontano da ogni prassi medica sottoporre più vaccinazioni contemporanee. Vista anche la disponibilità commerciale, le vaccinazioni vengono sempre effettuate cumulative.

  5. Il sistema immunitario si completa, nella sua formazione, tra i quattro ed i sei anni di età. E’ fuori da ogni logica, pertanto, vaccinare bambini di pochi mesi di vita. Questo inutile stress ad un organo, ancora in via di formazione, potrebbe risultare dannoso per l’equilibrio generale dell’individuo.

Detto questo ribadisco l’assoluta validità del metodo vaccinale, ma contesto le prassi di somministrazione e le palesi inefficienze nei controlli sanitari.

Riguardo all’obbligatorietà di alcuni vaccini, ritengo che sia giustificabile, nell’ottica del bene comune, se si tiene però conto di quanto spiegato sopra.

Stefano Tonnarelli

Coercizionismo e dignità umana

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Traggo dal “Compendio della Dottrina sociale” della Chiesa alcune riflessioni sul rispetto della dignità umana che risultano particolarmente attuali nel contesto sociale in cui viviamo, quello di uno Stato che considera sempre più l’individuo come MEZZO per realizzare un modello economico anti-sociale e soprattutto anti-democratico imposto da organizzazioni internazionali di natura privatistica, gestita cioè da individui non eletti al servizio del sistema finanziario. E per fare ciò lo Stato non esita ad utilizzare forme giuridiche coercitive in nome di presunte emergenze sanitarie (vedi decreto sui vaccini) o presunte crisi economiche infinite (vedi alla voce RIFORME:  previdenziale, del lavoro, dellla scuola, della sanità…) o altre forme “giustificate” di esproprio legalizzato ( vedi alla voce bail in e al decreto che autorizza la nuova Agenzia delle entrate ad entrare nei nostri conti correnti per regolarizzare sanzioni).Tutto ciò potremmo sintetizzarlo con l’espressione COERCIZIONISMO, per indicare appunto la realizzazione di fini altrimenti irrealizzabili per via democratica, laddove cioè la voce del popolo conta ancora qualcosa.

Ecco al riguardo cosa dice la Chiesa nel Compendio:

CAP. III LA PERSONA UMANA E I SUOI DIRITTI

c) Il rispetto della dignità umana

132. Una società giusta può essere realizzata soltanto nel rispetto della dignità trascendente della persona umana. Essa rappresenta il fine ultimo della società, la quale è ad essa ordinata: <<Pertanto l’ordine sociale e il suo progresso devono sempre far prevalere il bene delle persone, perchè l’ordine delle cose deve essere adeguato all’ordine delle persone e non viceversa>>.

133. In nessun caso la persona umana può essere strumentalizzata per fini estranei al suo stesso sviluppo, che può trovare compimento pieno e definitivo soltanto in Dio e nel suo progetto salvifico: l’uomo, infatti, nella sua interiorità trascende l’universo ed è l’unica creatura ad essere stata voluta da Dio per sé stessa. Per questa ragione né la sua vita, né lo sviluppo del suo pensiero, né i suoi beni, né quanti condividono la sua vicenda personale e familiare, possono essere sottoposti a ingiuste restrizioni nell’esercizio dei propri diritti e della propria libertà.

La persona non può essere finalizzata a progetti di carattere economico, sociale e politico imposti da qualsivoglia autorità, sia pure in nome di presunti progressi della comunità civile nel suo insieme o di altre persone, nel presente o nel futuro. E’ necessario pertanto che le autorità pubbliche vigilino con attenzione, affinché ogni restrizione della libertà o comunque ogni onere imposto all’agire personale non sia mai lesivo della dignità personale e affinché venga garantita l’effettiva praticabilità dei diritti umani.

La libertà è quindi strettamente connessa alla dignità umana, vista come realizzazione piena della persona, esattamente l’opposto di quello che sta accadendo oggi: comprimono i diritti sociali, partendo dal lavoro, e chiudono gli individui in gabbie sempre più strette in nome di presunti virtuosismi e necessità!

 

Innocenza

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Innocenza

prima io ero

ma non la conoscevo.

L’ho indossata anch’io

la divisa azzurra della Purezza

ma ora non più.

L’ho tinta con il nero dell’odio,

il violaceo dell’invidia,

il rosso della rabbia

e della supremazia.

Eppure

l’ho indossata anch’io

la Purezza

come un bambino

indossa la vita in un respiro

riceve e dà in eguale misura

non cerca che amore

è egli stesso amore.

E non si può non amare

l’Innocenza

se puoi vederne il colore

che avvolge in fili sottili

in trame senza tempo

il bozzolo divino

del tuo stesso animo.

Danzare con la vita II

 

 

Creatore
« Se le porte della percezione fossero purificate, tutto apparirebbe all’uomo come in effetti è, infinito. »  William Blake

Incute timore guardarsi dentro,

spaventa cadere

dentro l’intrigo del proprio sé,

districarsi dal molteplice

del proprio essere fisico ed esteriore,

rivolgersi all’unità

come inconcepibile immobilità in sé

e tutt’intorno a sé,

senza tempo che la vari o la frammenti.

Unità è l’idea dell’Essere

come divinità suprema,

l’Uno come forma perfetta

di tutto e di tutti,

nell’infinità di vita

che forma e trasforma il reale

plasmandolo nel ricettacolo dei secoli.

Danzare con la vita

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Cado spesso  nel non-senso,

tutto mi sfugge ed io lì ad osservare

senza sapere cosa,

a danzare col pensiero

a sperare l’oltre

per cogliere la dolcezza della vita

nel movimento mistico delle stelle

infinitamente lontane e lucenti.

Le ho da sempre nel cuore

quelle stelle e quella luna,

quella luce solare

che ravviva il mio fuoco interiore

e nessun vento può soffocarlo o placarlo.

Brucio nel suo dolore e nella sua gioia,

la gioia della divinità Assoluta e Solare,

la gioia di fare chiarezza nella mia esistenza,

nel mio incedere a tentoni

senza sapere dove e quando andare.

Immobile

è il mio stato cosciente Assoluto e Divino,

immobile come la volta celeste,

come ciò che sostiene la vita da sempre,

come l’abisso infinito che sta al di sotto di noi

e dentro di noi.

 

Stato e anti-Stato a confronto!

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Belle le Frecce Tricolori, rappresentano l’orgoglio e i valori della nazione eppure le nostre autorità spesso ne fanno un uso puramente “cosmetico”, considerandole un abbellimento, una facciata vuota da dare in pasto all’opinione pubblica nelle manifestazioni importanti.

Da molto, troppo tempo gli italiani in molti settori sono rappresentati da anti-italiani! In questa categoria inserisco le persone che antepongono gli interessi esteri a quelli nazionali, inculcando l’idea che essere italiano non è più possibile in un mondo globale e quindi bisogna rivolgersi laddove ci sono esempi virtuosi e ad essi in maniera prioritaria ispirarsi. Un esempio in tal senso potrebbe essere la vicenda relativa alle nomine dei direttori “stranieri” nei musei pubblici. Una sentenza del Tar ha bocciato sonoramente la Riforma Franceschini relativamente alle nomine suddette, che violerebbero una legge del 2001, ma la reazione del governo è stata quella di rigettare con sdegno la sentenza e mettere nella “Manovrina” un EMENDAMENTO CON VALORE RETROATTIVO che ripristinerebbe tali nomine tali e quali! Al di là della legge in questione la sentenza del TAR parla di procedure di reclutamento opache e scorrette: nella prova orale un colloquio di pochi minuti a porte chiuse sarebbe bastato a prendere la decisione! L’impressione è quella dell’inevitabilità di tali nomine e la critica va quindi alle modalità di selezione che sembrano mancare di trasparenza e non certo alle persone scelte.

Visto come stanno andando le cose in Italia, relativamente alla questione economica e alle tante imposizioni e richieste di sacrifici che ci vengono continuamente imposte dalla Commissione europea, viene spontaneo chiedersi: perché lo fanno? O meglio: perché lo Stato è sempre di più l’ANTI-STATO, non è in grado di garantire i nostri interessi ma anzi agisce CONTRO i cittadini applicando norme e RIFORME DI-STRUTTURALI, che servono esclusivamente a cancellare lo stato sociale e aggravare la recessione in essere portando povertà e disperazione. Non ci sono all’orizzonte segnali che indichino una seppur lontana possibilità di miglioramento delle condizioni di vita degli italiani, ogni manovra o manovrina euro-imposta si scaglia come un maglio sulle nostre vite e cancella senza pietà diritti sacrosanti.

In questo contesto attendiamo fiduciosi il prossimo e raffazzonato tentativo di salvataggio delle banche venete, ormai ad un passo dal bail in, solito inglesismo che andrebbe invece correttamente tradotto con esproprio a danno dei malcapitati risparmiatori di Veneto banca e Popolare di Vicenza. Ma è utile ricordare che non tutti i correntisti sono uguali dato che alcuni – i cosiddetti “soci-vip” – sono usciti indenni da tale ricapitalizzazione al ribasso LEGGI QUI!.

Questa norma imposta dall’UE e subito votata dal governo Renzi  sul finire del 2015 (che al pari dei suoi predecessori è stato messo lì apposta per servire Bruxelles) ha già dato i suoi “frutti” con i fallimenti di Banca Etruria, Banca delle Marche e Banca Carige a danno di una folta platea di malcapitati correntisti-investitori in obbligazioni subordinate.

Anche relativamente a Veneto Banca e Popolare di Vicenza le intenzioni di Bruxelles sono chiare: serve un miliardo per la loro ricapitalizzazione e lo Stato NON DEVE INTERVENIRE CON SOLDI PUBBLICI (cosa che avrebbe chiaramente impedito qualsiasi rischio bail in)!

Quindi il governo si appresta a trovare un sistema “accettabile” per aggirare la questione, magari rivolgendosi alla Merkel (LEGGI QUI).

Il problema vero è: uno Stato che non è in grado favorire e di tutelare il risparmio (art. 47 della Costituzione) o di garantire il lavoro (artt. 1 e 4 della Costituzione) o la sanità pubblica (art. 32 della Costituzione) in che cosa è SOVRANO? Nel garantire gli espropri dei diritti appena elencati?

Perché attaccare lo Stato, pur con i suoi difetti, va contro gli interessi di tutti i cittadini. Ma attaccare l’ANTI-STATO, – quello che si prodiga a cancellare i diritti costituzionali via norme e imposizioni sovracostituzionali di derivazione internazionale  – è necessario per ripristinare quel minimo di democrazia in grado di ridare ai cittadini dignità e speranza nel futuro! Dove l’ANTI-STATO ha preso il sopravvento i risultati devastanti sono QUESTI!. Il sistema imposto dall’adesione all’UE è nemico dello Stato e lo trasforma nel nostro principale aguzzino. La soluzione non è certo nel “più Europa” come spesso sentiamo affermare nei media, quanto piuttosto nel “più Stato” democratico, costituzionale e garante dei diritti sociali. Iniziamo intanto a distinguere – dalle parole, dalle azioni, dalle finalità – chi, fra i nostri politici, parla a nome dello Stato o invece si rivolge all’ANTI-STATO e già avremo fatto tanto per ripristinare un minimo di verità nel contesto in cui viviamo!

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