San Giuseppe da Copertino

Patrono di Osimo e protettore degli studenti. Nato il 17 giugno 1603 a Copertino (Lecce), morto il 18 settembre 1663 ad Osimo (Ancona). Potete leggere notizie sulla vita del santo e sul santuario a lui dedicato quihttps://sangiuseppedacopertino.net/

PREGHIERA DELLO STUDENTE A SAN GIUSEPPE DA COPERTINO


O san Giuseppe da Copertino,
amico degli studenti e protettore degli esaminandi,
vengo ad implorare da te il tuo aiuto.
Tu sai, per tua personale esperienza,
quanta ansietà accompagni l’impegno dello studio
(degli esami) e quanto facili siano il pericolo
dello smarrimento intellettuale e dello scoraggiamento.
Tu che fosti assistito prodigiosamente da Dio
negli studi e negli esami
per l’ammissione agli Ordini sacri,
chiedi al Signore
luce per la mia mente e forza per la mia volontà.
Tu che sperimentasti tanto concretamente
l’aiuto materno della Madonna,
Madre della speranza,
pregala per me,
perché possa superare facilmente
tutte le difficoltà negli studi e negli esami.
Amen.

Santa Rita

La Santa di Cascia fu devota alla passione di Cristo per tutta la sua esistenza terrena. Un venerdì santo durante una delle sue intense preghiere supplicò Gesù di associarla alla sua passione e a quel punto un raggio di luce, partito dal crocifisso, andò a riflettersi sul suo capo e una spina del crocifisso davanti a cui stava pregando le si confisse in fronte. La profonda ferita diventò una piaga insanabile che le causò dolore. Inoltre produceva un tale fetore che costrinse la Santa a restare in solitudine a parlare con Dio. Alla fine dei suoi giorni, malata e costretta a letto, Rita chiese a una sua cugina venuta in vista da Roccaporena di portarle due fichi e una rosa dall’orto della casa paterna, per farne dono alle consorelle. Ma siamo in inverno e la cugina la asseconda, pensandola nel delirio della malattia. Tornata a casa, la giovane parente trova in mezzo alla neve una rosa e due fichi e, stupefatta, subito torna a Cascia per portarli a Rita. In punto di morte, Rita da Cascia, sentì la voce di Gesù e della madre defunta che la invitavano a entrare nella dimora celeste. Era il 22 maggio del 1439.

Per chi non l’avesse già letto altre notizie su Santa Rita potete trovarle qui https://opinioniweb.blog/2020/05/17/santa-rita-e-le-api/

Nostra Signora di Lourdes

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:France-002009_-_Our_Lady_of_Lourdes_(15774765182).jpg

L’11 febbraio 1858 la Madonna apparve per la prima volta a Bernardette Subirous nella grotta di Massabielle. Da allora, questo luogo è divenuto meta incessante di pellegrinaggi da ogni parte del mondo. Sono circa una settantina i miracoli di guarigione giudicati inspiegabili e riconosciuti dalla Chiesa. L’11 febbraio, come voluto dal papa San Giovanni Paolo II, la Chiesa celebra la Giornata mondiale del malato.

La Vergine le apparve per ben diciotto volte a Bernadette in una grotta, lungo il fiume Gave. Le parlò e le indicò il punto in cui scavare con le mani per trovare quella che si rivelerà una sorgente d’acqua, al contatto con la quale sarebbero scaturiti molti miracoli. Tutto ebbe inizio giovedì, 11 febbraio 1858, quando Bernadette si recò a raccogliere legna secca nel greto del fiume Gave, insieme ad una sorella e ad una loro amica. Un rumore che proveniva dal cespuglio che si trovava nella grotta attirò la ragazzina alla quale apparve la Vergine presentandosi come Immacolata concezione e confermando quindi  il dogma del concepimento immacolato di Maria promulgato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854, quattro anni prima. Bernadette aveva solo 14 anni!

Il 18 febbraio, finalmente, la Signora parla. “Non vi prometto di farvi felice in questo mondo – le dice – , ma nell’altro. Volete farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?”. La Signora, quindi, confida a Bernadette tre segreti che la giovane deve tenere per sé e non rivelare mai a nessuno.

La veggente visse da religiosa il messaggio di penitenza e di preghiera che aveva ricevuto alla grotta. Morì santamente il 16 aprile 1878, all’età di trentatré anni; età significativa visto le enormi sofferenze che contrassegnarono la sua vita. Fu beatificata nel 1925 e canonizzata nel 1933.
Le apparizioni di Lourdes vennero ufficialmente riconosciute dal vescovo di Tarbes il 18 febbraio del 1862. Ben presto fu eretta una grande chiesa così come la Vergine aveva richiesto.

A Massabielle, il simbolo della roccia che ospita la statua della Beata Vergine Maria di Lourdes è di notevole importanza, in quanto rappresenta la fortezza, la solidità, la protezione e una sorta di rifugio verso una nuova vita. Inoltre la roccia simboleggia Dio che è il nostro rifugio, la nostra certezza pronto ad accoglierci tra le sue braccia sempre. Il messaggio della Vergine è stato si quello della guarigione fisica e spirituale, ma ancora più importante è la conversione, l’affidarsi alla salvezza che può venire solo da Dio in quanto l’uomo da solo non è in grado di eliminare il male che appartiene al mondo e a sé stesso in quanto imperfetto e peccatore.

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