
Post di Stefano
Quando ci vuole ci vuole! Ben inteso resto dell’idea che meno televisione si guarda meglio è, ma stavolta farò un’eccezione, così non mi si dica che non sono obbiettivo.
Sto parlando del programma “ Via dei matti numero 0” di Valentina Cenni e Stefano Bollani, in onda dal lunedì al venerdì alle 20.15 su Rai 3.
È un programma BELLO (almeno per me)!
Mi sono lamentato spesso della pochezza che caratterizza i programmi dei palinsesti televisivi offerti dai canali massimalisti: informazione a senso unico (quello sbagliato), intrattenimento senza contenuti, pseudo artisti improvvisati e pompati dalla pubblicità più per l’immagine che per la bravura, musica con la scadenza (a breve termine)… eccetera.
Mi sono spesso lamentato che solo fino agli anni ‘80 gli artisti sapevano “fare gli artisti” perché erano selezionati, aspetto che adesso non c’è. Ovvero la selezione c’è, ma è basata su altri criteri, dove l’arte c’entra poco o niente.
Questo programma fa eccezione… finalmente! È intelligente, spassoso, coinvolgente, istruttivo e godibile. Conoscevo già Stefano Bollani, è uno dei musicisti che preferisco in Italia, ho molti suoi dischi ed ho assistito ad alcuni suoi concerti. Ma è stata una graditissima sorpresa conoscere Valentina Cenni, credo sia la moglie o la compagna di Bollani poiché entrambi senza museruola come permesso tra conviventi: bravissima attrice, perfetta presentatrice ed ottima cantante. Coppia simpatica e coinvolgente che, focalizzata soprattutto sulla musica, tutta la musica conosciuta e sconosciuta, sa intrattenere conversazioni stimolanti ed esilaranti con gli ospiti, tutti personaggi di spessore.
I due parlano sempre di musica ed insegnano un sacco di cose, persino ad uno come me che di musica qualcosa capisce, solo qualcosa, modestamente. Lui, tra un assolo al pianoforte ed un esempio su qualche genere musicale, narra aneddoti e curiosità; lei, con ammirazione mal celata (o forse intenzionale) verso il compagno, riporta in carreggiata l’argomento della serata, con entusiasmo e savoir faire.
Bollani spesso non nasconde il suo interesse verso argomenti non propriamente convenzionali e ciò, ovviamente, non può sfuggire ad un curioso di tali argomenti come me.
Stasera ha affrontato la questione dell’accordatura a 432 Hz, argomento che ho studiato e al quale ho dedicato un paio di conferenze, e ha anche fatto un accenno a Corrado Malanga, studioso e ricercatore decisamente fuori dagli schemi, al quale ho dedicato un mio romanzo di fantascienza.
Insomma che dire? Questo programma mi piace, mi riporta ad una epoca in cui le trasmissioni TV erano di qualità, vi consiglio di guardarlo e… spero che duri.