Vivo sempre nel presente. Non conosco il futuro. Non ho più il passato. L’uno mi pesa come possibilità di tutto, l’altro come realtà di nulla. Non ho speranze né nostalgie. […] Non sono mai stato altro che un residuo e un simulacro di me stesso. Il mio passato è ciò che non sono riuscito ad essere. Tratto da Il libro dell’inquietudine, di Fernando Pessoa
Simulacri, copie evanescenti di non- realtà, questa davvero è la nostra vita? Forse! Forse l’impronta del nulla da cui emergiamo corrode il nostro animo. Continueremo a vivere ben oltre la realtà apparente, almeno finché non riusciremo a scegliere fra l’essere e il nulla.
William Turner, Tempesta di neve: battello a vapore al largo di Harbour’s Mouth (1842)
La poesia e il post sotto sono stati già pubblicati QUI .
Un sole caldo, luminoso, sereno,
d’improvviso questa mattina
è scomparso oscurato dalle nubi.
Un vento impetuoso,
tempesta terribile, uragano immane,
ha iniziato a spazzare,
distruggere ogni cosa sul suo cammino.
Nulla può resistere alla sua forza:
né alberi, né palazzi, né montagne eterne:
lo stesso oceano sembra straripare
incombendo sul tutto.
Ma il deserto non è ancora:
una luce fioca, all’apparenza un nulla…
Continua a devastare impietosa
la tempesta,
per giorni e notti senza fine.
Ma una luce fioca, all’apparenza un nulla
è ancora accesa, nella sua infinita umiltà
di fronte all’oscena catastrofe.
Eppure nell’impotenza estrema,
senza imporsi,
è ancora lì , ad indicarci una meta nel buio.
Mistero inesplicabile,
forza inesauribile
ma minima incombenza
di fronte al Nulla che avanza.
La tempesta è finita,
le nubi sono diradate
è incredibilmente riapparso il sole
caldo, luminoso, sereno.
Una cosa è certa:
senza quella luce, all’apparenza fioca,
nulla sarebbe più.
Si tratta di un’esperienza interiore, una ricerca per arrivare a Dio o chi per Lui voglia Essere e imporsi, senza che siamo noi a chiuderlo in una scatola, preconfezionando saccenti il proprio Dio ideale! Rinunciare alla propria natura, andare oltre, prevaricare i propri limiti sembra essere costitutivo del nostro essere uomini, perlomeno nel contesto attuale del pensiero occidentale! Ne parlavo con Ivano nei commenti di un suo splendido articoloINCANTESIMI CINEMUSICALI 8: ORGANIC E PROPHECIES. Grazie a lui mi sono ricordato di questa vecchia poesia dove sperimentavo una PRESENZA nella MANCANZA ASSOLUTA di Dio, un Dio che abbiamo cancellato dalle coscienze pur essendo sempre presente nel vocabolario e nelle parole dei nostri rappresentanti politici o religiosi. Parole – appunto – niente altro che parole vuote, in totale continuità col sistema degradato e degradante istituito dal dominio tecnocratico!
La filosofia moderna nel mettere in discussione Dio-l’Essere-l’Eterno ha assolutizzato il divenire. Lo strumento di fronte al quale ogni speranza crolla è la tecnica, che illumina ogni mistero e ci porta di fronte al baratro del nulla. Se infatti grazie alla tecnica non c’è niente che l’uomo non possa o non sappia indagare e/o dominare, allora non rimane alcuno spazio per Dio. Tanto più avanzeremo verso il paradiso della tecnica tanto più la vita perderà il suo senso più profondo perdendo il contatto con la Terra e con la creazione. Ma tutto ciò lo potete leggere e capire al meglio nell’articolo di Ivano cliccando sul link sopra.
William Turner, Tempesta di neve: battello a vapore al largo di Harbour’s Mouth (1842)
Un sole caldo, luminoso, sereno,
d’improvviso questa mattina
è scomparso oscurato dalle nubi.
Un vento impetuoso,
tempesta terribile, uragano immane,
ha iniziato a spazzare,
distruggere ogni cosa sul suo cammino.
Nulla può resistere alla sua forza:
né alberi, né palazzi, né montagne eterne:
lo stesso oceano sembra straripare
incombendo sul tutto.
Ma il deserto non è ancora:
una luce fioca, all’apparenza un nulla…
Continua a devastare impietosa
la tempesta,
per giorni e notti senza fine.
Ma una luce fioca, all’apparenza un nulla
è ancora accesa, nella sua infinita umiltà
di fronte all’oscena catastrofe.
Eppure nell’impotenza estrema,
senza imporsi,
è ancora lì , ad indicarci una meta nel buio.
Mistero inesplicabile,
forza inesauribile
ma minima incombenza
di fronte al Nulla che avanza.
La tempesta è finita,
le nubi sono diradate
è incredibilmente riapparso il sole
caldo, luminoso, sereno.
Una cosa è certa:
senza quella luce, all’apparenza fioca,
nulla sarebbe più.
Si tratta di un’esperienza interiore, una ricerca per arrivare a Dio o chi per Lui voglia Essere e imporsi, senza che siamo noi a chiuderlo in una scatola, preconfezionando saccenti il proprio Dio ideale! Rinunciare alla propria natura, andare oltre, prevaricare i propri limiti sembra essere costitutivo del nostro essere uomini, perlomeno nel contesto attuale del pensiero occidentale! Ne parlavo con Ivano nei commenti di un suo splendido articoloINCANTESIMI CINEMUSICALI 8: ORGANIC E PROPHECIES. Grazie a lui mi sono ricordato di questa vecchia poesia dove sperimentavo una PRESENZA nella MANCANZA ASSOLUTA di Dio, un Dio che abbiamo cancellato dalle coscienze pur essendo sempre presente nel vocabolario e nelle parole dei nostri rappresentanti politici o religiosi. Parole – appunto – niente altro che parole vuote, in totale continuità col sistema degradato e degradante istituito dal dominio tecnocratico!
La filosofia moderna nel mettere in discussione Dio-l’Essere-l’Eterno ha assolutizzato il divenire. Lo strumento di fronte al quale ogni speranza crolla è la tecnica, che illumina ogni mistero e ci porta di fronte al baratro del nulla. Se infatti grazie alla tecnica non c’è niente che l’uomo non possa o non sappia indagare e/o dominare, allora non rimane alcuno spazio per Dio. Tanto più avanzeremo verso il paradiso della tecnica tanto più la vita perderà il suo senso più profondo perdendo il contatto con la Terra e con la creazione. Ma tutto ciò lo potete leggere e capire al meglio nell’articolo di Ivano cliccando sul link sopra.
Venez parler de tout ce dont vous avez envie avec moi. Donnez vos opinions en toute liberté. Laissez vos commentaires. Je vous attends nombreuses et nombreux !!! / Translation in English for people who don't speak French : come to speak about all you want with me. Give your opinions with complete freedom. Leave your comments. I await you many and many !!!
"Non è tanto chi sono, quanto quello che faccio, che mi qualifica" ________________________________________________ "It's not who I am underneath, but what I do that defines me." ("Batman Begins")