Iniziano a fiorire i girasoli e già le api arrivano numerose per “bottinare”, il loro prezioso lavoro che consiste nel prendere il nettare dai fiori per portarlo nell’alveare!

Questa mattina c’è stato un forte temporale e ha accelerato la fioritura dei girasoli, improvvisamente sono spuntati diversi “soli” pronti a ricolmarsi di luce fino a morirne bruciati, ricolmi di calore e di prezioso olio!

In realtà il girasole non è una pianta molto nettarifera, produce circa 30 kg di miele per ettaro contro, ad esempio, i 500 kg dell’acacia! Ma in campagna la monotonia delle colture pilotate dagli incentivi non lascia molta scelta alle api: o così o il niente!!! Dopo l’acacia ci sarebbero si fioriture spontanee, ma in campagna rimane poco spazio lasciato alla natura, per le api un vero deserto, altro che tutela della biodiversità. Una tutela che andrebbe fatta con incentivi mirati, ma attualmente non sembra sia questa la volontà. Il green è l’auto elettrica o il fotovoltaico al posto dei campi coltivati, tutto il resto è sacrificabile. Anche il girasole viene sempre più selezionato verso un tipo di pianta che produca più olio e meno nettare, rendendolo di fatto assai poco attraente per le api. Per non parlare degli OGM che oltre ad essere immuni ai parassiti sono completamente sterili per gli insetti impollinatori. Ma il progresso non si ferma per carità!

Sta di fatto che anche quest’anno fra ritorni di freddo in primavera e caldo afoso senza quasi pioggia in questo mese di giugno fino ad ora il raccolto delle api è stato assai magro: bottinavano l’acacia nei giorni di sereno, per poi consumare le scorte accumulate quando freddo e maltempo limitavano le loro uscite. L’abbondante covata primaverile va nutrita in modo esagerato e senza fiori c’è poco da fare, il miele accumulato viene consumato rapidamente. Già è tanto se nel mese di giugno dopo tanta fatica per riuscire ad accumulare scorte non debba addirittura intervenire l’apicoltore con nutrizione zuccherina in attesa delle agognate fioriture.
Comunque vedremo se un po’ di miele riempirà finalmente i melari, se così sarà verrà fuori un millefiori con prevalenza di girasole.
Il miele di girasole ha un colore giallo oro deciso e tende a solidificare rapidamente verso l’inizio dell’autunno quando le temperature scendono sotto i 15 gradi. La solidificazione dipende essenzialmente dalla maggior presenza di glucosio rispetto al fruttosio nella composizione del miele. Se invece prevale il fruttosio, come ad esempio nel miele di acacia, allora il miele manterrà la fluidità. Ma magari parleremo in un altro post del miele e delle sue caratteristiche.
Belli i girasoli, guardano sempre il sole, la luce, quello che dovrebbero fare un po tutti… 😊
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Wow 😳
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Looking forward to your follow up.
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Da me in Toscana ci sono tantissime Ginestre. Che ne pensano le api delle ginestre?
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