Vademecum dell’antifascista

Ti chiamano fascista se non supporti l’Unione Europea. Ti chiamano fascista se non consideri l’Euro una salvezza. Ti chiamano fascista se non odi la sovranità nazionale. Ti chiamano fascista se non idolatri gente come Draghi. Ti chiamano fascista se non tifi per la Nato. Ti chiamano fascista se non dici che esistono più di due generi. Ti chiamano fascista se non sputi sulle tradizioni. Ti chiamano fascista se non vai al Friday for Future. Ti chiamano fascista se non approvi roba come il Green Pass. Ti chiamano fascista se non vuoi telecamere e Ztl ovunque. Ti chiamano fascista se non difendi l’utero in affitto. Ti chiamano fascista se non invochi l’immigrazione di massa irregolare. Ti chiamano fascista se non chiedi più censura sulla rete. Ti chiamano fascista se non usi schwa e asterischi. Ti chiamano fascista se non ti pieghi al politicamente corretto. Ti chiamano fascista tutto l’anno per qualsiasi cosa, basta che sia contraria al loro pensiero. Poi monopolizzano il #25aprile e vogliono che festeggi al loro fianco. Altrimenti sei fascista. Ma anche vaffanculo. Matteo Brandi

Personalmente condivido, nel mondo di ESSI non c’è spazio per le opinioni (nome guarda caso di questo sito), o è tutto bianco o è tutto nero! Quindi ogni ragionamento, ogni distinguo dalla propaganda…. anzi scusate, dal loro incontestabile pensiero, è fassscismooo!!!

Eppure la storia dovrebbe insegnare che dal fascismo delle opinioni al fascismo dei bastoni il passo è breve. Non smettiamo mai di pensare con la nostra testa, la propaganda impera è sembra oscurare ogni cosa ma non siamo mai stati soli, non lo eravamo durante lo squadrismo sanitario dell’era covid e non lo siamo neanche oggi.

Buon 25 aprile!

Vademecum dell’astensionismo

Del magistrato Luciano Barra Caracciolo

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Ma certo…siccome non si può diventare Einstein e vincere il Nobel per la fisica, tanto vale non cominciare neppure a studiare.

Siccome non si può diventare miliardari, a meno che non si erediti, tanto vale rimanere disoccupati e sperare in qualche sussidio…in questa società ingiusta.

Siccome tutti-tutti sono brutti e cattivi e corrotti, tanto vale non votare e lasciare eleggere in maggioranza coloro che detesto, in modo che possano fare quel che mi danneggerà di più, protestando poi (sui social) sulle imperfezioni degli altri (meno che sulle mie…che in fondo non mi andava di studiare).

Siccome crearsi una coscienza sociale e politica è troppo faticoso, aspetto che qualcuno mi dia la sua cattiva coscienza per poter dire che è cattiva.

Siccome la democrazia sostanziale è realizzabile solo con un sforzo partecipativo costante ed ampliando costantemente una cultura critica nelle scienze sociali, abbandono la democrazia al suo destino. Come se non mi riguardasse e potessi fare un dispetto, astenendomi, a chi la democrazia me la vuole togliere.

Aggiungo io:

Siccome il “potere” ha già deciso tutto, ergo è chiaro che votare non serve. Quindi vado al mare alla faccia dei padroni che la democrazia me l’hanno tolta e ESSI sai quanto ci rimangono male!!!

Si ssi perché così facendo ESSI non vengono da me leggittimati, ecco perché è più democratico non votare perché se voto giustifico il sistema (tanto so tutti uguali), invece se non voto il sistema è sistemato (o no🤔

A volte ritornano!!!

Si lo so, non è certo una sorpresa, anzi. Nonostante l’abbiano affossato durante l’elezione a presidente della repubblica, eccolo di nuovo in pole position a proporre la sua autocandidatura. L’agenda è importante e c’è chi è una garanzia nella sua esecuzione! Inoltre Draghi è un personaggio mitico o semi-umano per molti esponenti della politica e dell’informazione, gente che riesce a esprimere livelli di servilismo inimmaginabili di fronte a Esso! Come dimenticare le conferenze stampa durante il suo governo? Praticamente monologhi con 40 minuti di applausi fatti da giornalisti in estasi di fronte al loro idolo. Tutta gente che già ha iniziato a promuovere la sua candidatura in UE senza se e senza ma. Tutta gente che sarebbe quindi altamente auspicabile non votare, perché l’ideologia che rappresenta Draghi non è certo quella a favore del popolo, tanto meno della democrazia. Eppure questi simil-politici cercano i nostri voti e spesso riescono pure ad ottenerli. Il paternalismo è stato il grande protagonista delle scelte politiche italiane negli ultimi 13anni, quando i presidenti della Repubblica hanno voluto governi tecnici al posto di quelli scelti dal popolo, perché bisognava fare la cosa giusta e quindi al poterec mettere personaggi ben voluti dalle élite europee e soprattutto in grado di portare avanti la loro agenda di deflazione salariale e privatizzazione del paese. Oggi le cose sono cambiate? Forse in parte, perché se certi personaggi non ci vengono imposti ma devono essere in qualche modo sponsorizzati, questo significa che un’alternativa può esseri. E che il voto alle europee qualcosa conta. Non dimentichiamocelo

Alzati e cammina

Vedete le illustrazioni qui sopra? Sono emblematiche di come una parte dell’umanità viva “al di sopra delle proprie possibilità” parassitando gli altri. Il mondo va così da sempre e “aspetta e spera” impera. Ma prima o poi ci sarà una ri-evoluzione della coscienza collettiva?

Post di Stefano

La morale è una moda, ma, mentre le mode sono proposte da logiche commerciali, la morale lo è da logiche di potere. Ogni centro di potere infatti, che sia politico, religioso, culturale o scientifico, adotta per autoreferenziarsi e rafforzarsi precise norme morali.
È solamente uno dei tanti strumenti, tra i quali uno dei più importanti è la paura… magari di una malattia mortale, della coercizione con la forza, dell’informazione manipolata, della messa in ridicolo dei liberi pensatori, eccetera.
Ben altra cosa è l’etica e uno o ce l’ha o non ce l’ha. È un qualcosa legato alla coscienza, al senso di responsabilità. È un qualcosa legato alla cultura, all’educazione… quella vera, del buon padre e madre di famiglia. Una morale si può imporre: un determinato costume sessuale, per esempio, è considerato riprovevole, anche se vissuto tra adulti consenzienti, quando è stato etichettato peccaminoso, perché un determinato Dio non vuole. Quindi, anche tra persone dotate di etica, può essere imposta una determinata morale, con l’unica giustificazione di compiacere ad un potere superiore che sia materiale o metafisico. Le stesse persone dotate di etica, senza vincoli morali, sicuramente non stuprerebbero o non adotterebbero comportamenti pedofili, mentre non avrebbero problemi ad avere rapporti con partner adulti e consenzienti. In una società, ovviamente, si pone il problema di vietare i comportamenti non etici, per lo meno quelli che comportano danni gravi al singolo o alla società stessa, ma questo si può ottenere attraverso l’imposizione e l’applicazione di leggi specifiche senza il bisogno di scomodare o inventare codici morali. Le persone dotate di etica provano rispetto per gli altri e per se stessi. Il rispetto è una cosa che ognuno di noi ama ottenere, va da sé che se lo si vuole guadagnare bisogna anche darlo.
Il potere, infine, promuove la propria morale anche nelle storie di intrattenimento, che siano favole per bambini, film, romanzi, eccetera. Non che non siano presenti “storie” contenenti una morale diversa, ma la diffusione massiva e la promozione appartiene alle narrazioni favorenti la morale imposta. Di solito il messaggio che vuole trasmettere, compiacente al potere, è in estrema sintesi “aspetta e spera”: la Bella Addormentata deve attendere il bacio dell’innamorato, Cappuccetto Rosso avrà la salvezza dal cacciatore che apre la pancia del lupo, Superman che salva il mondo dal malvagio… si possono fare migliaia di esempi in cui la morale è sempre quella: stai buono che arriverà l’eroe, il principe azzurro, il papà, l’autorità, il Dio che metterà le cose a posto, magari anche fosse dopo la morte, nell’aldilà. L’importante è che tu stia buono, tanto tu non vali abbastanza, non ci puoi riuscire.
Nei miti e nelle fiabe antiche, invece, la “morale” era ben diversa: il debole, il sottomesso, lo svantaggiato doveva rimboccarsi le maniche per riuscire, attraverso l’uso della SUA forza, della SUA astuzia o intelligenza, ad avere la meglio sull’oppressore. Il messaggio in sintesi era “alzati e cammina”: la Cenerentola originaria approfittava dell’assenza delle megere per andare al ballo e conoscere il principe, Cappuccetto Rosso originario spanciava il lupo e recuperava la nonna, Ulisse, pur se Re, era nettamente in svantaggio contro Polifemo, eppure …
Non a caso “alzati e cammina” è la frase che il Cristo dice a Lazzaro e, sempre non a caso, “aspetta e spera” è il ritornello della famosa canzone del ventennio fascista.

Scienza, dogma e sincerità


I media ci hanno abituato a confondere scienza e dogma, usando di fatto i due termini come sinonimi. Questo è accaduto con i vaxxini per il covid, che funzionavano a prescindere da qualsiasi evidenza fondata sulla ricerca scientifica e perfino sulla semplice esperienza fattuale; ora sembra che lo stanno rifacendo sulle “cause” del cambiamento climatico: esse sono sempre e solo antropiche al di là di ogni ragionevole dubbio. Ma c’è l’eccezione, per esempio sorprende leggere queste affermazioni tratte da un articolo di Avvenire dove scienziati ammettono che il motto socratico “so di non sapere” è al momento l’unica affermazione possibile in merito ai risultati dati dai modelli climatici fin qui utilizzati dalla ricerca scientifica. Ecco sotto alcune frasi significative tratte dall’articolo in questione:

Gli scienziati non sanno spiegare perché fa così tanto caldo

  • <<L’aumento delle temperature, cioè, era nell’ordine delle cose, ma l’entità con cui si è manifestato, e in parte continua a farlo, ha superato ogni previsione. Tanto che gli esperti da un lato incominciano a dubitare dell’affidabilità delle tecniche statistiche utilizzate finora, anche per la mancanza di dati sufficienti a comprendere fino in fondo la ragione dei record delle temperature, dall’altro sono arrivati a ipotizzare che il riscaldamento del pianeta sia arrivato a un punto tale da aver già incominciato ad alterare radicalmente il sistema climatico. Questo vorrebbe dire che stiamo entrando in un «territorio inesplorato», come ha spiegato Gavin Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies (Giss) della Nasa.
  • Il professor Schmidt ha spiegato bene le ragioni di questo stupore. In primo luogo, le condizioni climatiche globali (per gli effetti della Niña sull’Oceano Pacifico tropicale) attribuivano solo una probabilità su cinque di andare incontro a un periodo di caldo record. E, invece, record è stato. Ma è guardando a tutti i fattori possibili, compresa l’attività solare, che i conti non tornano….

E dunque? Nei prossimi mesi la Nasa dovrebbe riuscire a fornire nuovi dati importanti per decifrare meglio gli effetti delle particelle di aerosol nell’atmosfera ed effettuare ulteriori calcoli e previsioni migliori. Basteranno a spiegare quanto sta accadendo? Non resta che attendere. «L’anomalia della temperatura del 2023 è emersa all’improvviso, rivelando una lacuna di conoscenze senza precedenti», ha spiegato Schmidt, aggiungendo che è comunque ragionevole aspettarsi il rientro dell’anomalia entro il prossimo agosto. Se però questo non dovesse accadere «ciò potrebbe implicare che il riscaldamento del pianeta sta già alterando radicalmente il funzionamento del sistema climatico, molto prima di quanto previsto dagli scienziati».>>

Capito? Il cambiamento climatico in atto – che qui nessuno ha mai messo in discussione – non è assolutamente spiegabile con i modelli statistici fin qui utilizzati e quindi la “lacuna di conoscenze” è l’unica affermazione che uno scienziato serio dovrebbe fare di fronte ai dogmi sul clima che la POLITICA è la propaganda a livello globale ci sta imponendo come verità fattuali.

Noi comuni cittadini che cosa possiamo concludere? Che come al solito ci stanno prendendo per il cul@, sta a noi ora decidere cosa fare: credere nel dogma e adeguarci ancora una volta al sistema o pretendere scienza e verità!!! Senza sincerità, anche con se stessi, è difficile rinunciare all’ipocrisia e ancora più difficile lottare per un mondo migliore https://www.avvenire.it/attualita/pagine/gli-scienziati-non-sanno-spiegare-perche-fa-cosi-tanto-caldo

Un mondo senza Essere

L’onirico sogno

produce

la miseria della vita.

Nel nostro essere ci sono sogni

pieni di amorevoli bisogni

illusioni senza doni

sono quello

che vogliamo sapere su di noi

in questo mondo

con sogni senza Essere.

Ma come trovare una dimora

in questo giorno senza fine,

senza appoggi, senza confine?

C’infrangiamo come onde

sull’esistenza dura e spietata,

non accettiamo

neanche l’inizio di ciò che siamo

sofferenza per causa dell’esperienza

di crescere in sé stessi.

Si rimarrebbe desolati e folgorati

dall’evidenza del nulla

dell’attualità in cui esistiamo ora

e a cui ci attacchiamo.

Faremmo di tutto per non perdere

il nostro caro nulla,

ma c’è altra soluzione?

Non ci resta che esistere

e continuare a fluire

come sabbia al vento.

* Ho ripubblicato QUESTA mia vecchia poesia…” Un mondo senza Essere, illusioni senza doni… ciò è quello che l’umanità ha creato nei secoli nel suo ruolo di pura esistenza senza fondamento in sé stessa. La scelta è sempre fra l’Essere e il Nulla, un limite invalicabile, sconfinato, addirittura inconcepibile eppure è ad esso che l’uomo si rivolge quando prevale la paura. Di cosa abbiamo paura? Forse di continuare ad esistere SOLI senza mai ESSERE, scegliendo quello che possiamo chiamare “peccato mortale”: attaccarsi al nostro caro nulla non può che continuare a farci cadere nel baratro senza fine dell’esistenza senza Essere! Ma forse ci sarà una nuova luce…

Campane di Pasqua

Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
“Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite la braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!”
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.

Gianni Rodari
Mi affido ancora una volta a Rodari, uno dei pochi che sapeva parlare ai bambini per insegnare ai grandi. Caro Gianni – scusa se mi permetto di darti del tu – c’è davvero bisogno di accogliere Cristo per imparare a perdonare. Come te il Signore si rivolgeva proprio ai più piccoli, come te Lui parlava a chi sa ascoltare e vedere in profondità. Che è la cosa più difficile in un Mondo che ci ha rapito l’animo. Ma essere piccoli o essere deboli ed indifesi sono luoghi fertili dove può manifestarsi la potenza di Dio; i piccoli ci insegnano quanto sia importante rinunciare a sé stessi per aprire la porta all’Amore.

Post già pubblicato QUI

Quel dolore…

Photo by Vera Bomstad on Pexels.com

Capita di capire cos’è la vita

quel dolore

è immenso, io lo so

cos’hai provato

lo faccio mio e taccio

Fra le onde siamo naufraghi

senza meta

Se c’è un senso

se c’è

la giustizia é la sua trama inestricabile

Lassù volano gli angeli

torneranno mai a parlarci d’amore?

Quel buio sconfinato é solo ombra

dolore che vive insieme a noi

non abbiamo occhi per vedere

mistero, trascendenza… è inutile cercare

Chi già ha attraversato l’abisso

non può cambiare il nostro destino

sfiorare, con un soffio, solitarie esistenze

No, siamo soli!

Quel dolore è la forma del vuoto

segno della nostra natura contingente

nel silenzio arriverà forse un suono

esigenza di una pienezza inesauribile

nota mai suonata

L’umanità, senza Dio, non ha voce

poesia già pubblicata qui: https://wordpress.com/stats/post/10024/opinioniweb.blog

Fratelli nella notte

Fili invisibili

dorati

vincoli

di anime nel dormiveglia

della grande notte.

Assetate,

come cuccioli ciechi

avvinti

al profumo delle mammelle

di una Segreta Madre.

Naufraghi dispersi

nelle tenebre

di un mare indomito.

Uniti

da un miraggio d’Amore:

tenue e potente speranza.

In attesa,

con cuore d’infanzia,

dei primi raggi del giorno.*Poesia di Lorenzo già pubblicata  QUI Fratelli nella notte

Racconti brevi di vita quotidiana ( spero allegri ed umoristici) aforismi pensieri idee di un allegro pessimista

Guai a prendersi troppo sul serio. Racconti allegri pensieri idee di un allegro pessimista

Pensieri di Lisa

Le emozioni mi strabordano

Il pensiero libero

Esprimere un pensiero libero non è poi così facile; per quanto mi riguarda non so se sempre vi riesco, ma strenuamente mi sforzo di farlo

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